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A Sanremo torna Ibrahimovic e canta con Sinisa Mihajlovic

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Torna all’Ariston l’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic e spiega il perché del suo ritardo sul palco: un incidente in autostrada ha bloccato le auto per ore. Il giocatore ha rischiato quindi di non partecipare alla terza puntata del festival. Per fortuna, un motociclista milanista -  che in realtà doveva andare a Livorno - si è offerto di dargli un passaggio fino a Sanremo:  “L’ho fatto per salvare il mio festival, non tuo” dice l’attaccante rossonero ad Amadeus e mostra ai telespettatori il video girato lungo il tragitto in moto per arrivare a teatro. Ma nel caso non fosse stato così fortunato a trovare un passaggio, il calciatore sarebbe stato disposto persino a spostare la manifestazione a casa sua a Milano:“Se Zlatan non va a Festival, Festival va da Zlatan” dice serissimo. “Siamo in tanti, dove ci metti tutti?”, chiede il conduttore. “L’orchestra all’ingresso, i ragazzi con me e tu in cucina che prepari il caffè” risponde il rossonero. “E Achille Lauro dove lo mettiamo?” chiede Amadeus. “Lo mettiamo in garage a controllare le macchine, così i ladri non entrano e non le rubano, perché hanno paura di lui” conclude Zlatan.

 

Questa sera, Ibrahimovic ha una sorpresa: ha, infatti, portato sul palco un suo grande amico “un grande gladiatore, un uomo che sa cos’è il coraggio, che è stato forte in campo quasi come Zlatan”: si tratta di Sinisa Mihajlovic, il mister del Bologna.

Come svelato dallo stesso Amadeus in conferenza stampa è stato lo svedese a volere l'allenatore del Bologna sul palco di Sanremo: “L’ha voluto fortemente per raccontare la loro bella amicizia, come è nato il loro primo incontro, nel 2005”. Un’amicizia che si è consolidata soprattutto durante la malattia di Mihajlovic, guarito recentemente dalla leucemia. “Ci sentivamo tutti i giorni ed era lui che dava coraggio a me!” racconta emozionato Zlatan. I due si dovrebbero esibire in “Io vagabondo”, capolavoro dei Nomadi, ma siccome entrambi gli sportivi non sono ferratissimi sulle parole, chiamano in soccorso Fiorello (che si era lamentato poco prima perché si sentiva “trascurato”). Il neonato quartetto, ribattezzato gli “Abbadeus”, nonostante qualche titubanza iniziale, riesce a fare persino bella figura. Un momento davvero emozionante.

 

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