I LOOK DELLA QUARTA SERATA
Sanremo 2021 in bianco: Ibrahimovic cameriere, Annalisa a nudo, Malika Ayane di perle
Che noia questi uomini con lo smalto! Amadeus a parte, le unghie corte colorate, sdoganate a Sanremo da Achille Lauro e Boss Doms sono diventate un codice di (non) appartenenza al Festival. E se Lauro che, almeno sulle mani, non vuole ripetersi e le unghie le ha lunghe e a punta (aiuto!) tutti gli altri si accodano... Ha iniziato lo stesso Fiorello la prima sera seguito da Damiano dei Maneskin che se le tinge di scuro. Il frontman della band romana dopo il corsetto da donna della terza serata, nella quarta osa un body anni Ottanta trasparente, scollatissimo e, soprattutto, sgambato da portare con i pantaloni a vita bassa damascati. E smalto sfoggia anche Aiello che ha le piume ricamate sulla schiena e la collana di strass al collo. Ibrahimovic, invece, maschio alfa, si veste da cameriere, con la giacca bianca. E bianco è il colore della serata: Annalisa lo sceglie "sporco" per il tailleur pantaloni portato a pelle (sempre per mostrare il tatuaggio sul petto: non sarebbe ora di cambiare registro?); elegante il completo candido, sempre con i pantaloni, scelto da Barbara Palombelli; raffinata Malika Ayane con una cascata di perle sul decollete (peccato per gli stivaletti stringati che rovinano l'effetto finale). E lo stesso Lauro si veste di bianco da sposa tra tulle e piume ma con gli anfibi ai piedi. Ripetitivo il bacio sulla bocca a Boss già visto e stravisto. E dopo tanto bianco, un pugno nello stomaco con La rappresentante di lista in un rosso accecante e i soliti trampoli ai piedi. Seguiti a ruota da Coma_Cose in versione milanista (omaggio a Ibra?). A Madame piacciono tanto le paillettes e stasera le porta incollate al seno. Arisa sempre più Morticia non prende punti. Anzi. Regina incontrastata di questo Sanremo resta Orietta Berti che può osare l'inosabile: completino rosa confetto con cascate di cristalli sul davanti e mantellina di strass corta appoggiata sulle spalle a sfidare la legge di gravità. (di Katia Perrini)