Il campione del Milan

Ibrahimovic a Sanremo: "Qui mi sento piccolo". Poi detta le regole ad Amadeus

Ha calcato i più importanti campi d’Europa e anche degli Stati Uniti, ma l’emozione di mettere piede al Teatro Ariston lo ha reso umile come probabilmente non è mai stato. Sul palco del Festival di Sanremo ha fatto il proprio esordio Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan che sarà ospite per tutte e cinque le serate e riceverà un cachet complessivo di 250mila euro. Il centravanti svedese, che ha indossato una giacca che presentava sul lato sinistro la scritta “Ibra” con una fantasia particolare, ha usato il suo consueto atteggiamento da duro e ha inscenato un siparietto con Amadeus.

 

  

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“Buonasera Ama, buonasera Italia, un onore essere qua, ma è anche un onore per te avermi qua. Normalmente mi sento grande, potente, ma qui mi sento piccolo, ma sempre più grande di te e più potente” le prime parole del trentanovenne di Malmo, che poi ha iniziato a ‘bullizzare’ ironicamente il conduttore del Festival: “Che cosa farò? Ho portato le regole, le regole del mio Festival”. Il direttore artistico ha provato inutilmente a replicare: “Io sono il direttore”. La risposta di Ibra non si è fatta attendere: “Ti hanno detto così? Il direttore è Zlatan, me l’ha detto Zlatan. Ecco le regole, scrivi. Regola numero 1: Festival di Zlatan avrà 22 cantanti, 11 contro 11, sennò non è regolare”. Amadeus lo ha nuovamente fermato: “In realtà ci sono 26 cantanti in gara”, portando il campione calcistico ad una pronta replica: “Vendili, c’è il Liverpool che sta cercando 4 difensori. Oppure li tengo io nel mio giardino per farli lavorare”.

 

 

Il numero 11 rossonero, mantenendo il personaggio che ormai lo contraddistingue da anni all’interno del mondo calcistico, ha poi continuato il proprio show personale: “Regola numero 2: il palco non va bene, è stato fatto per piccole persone come te, a me serve di 105 metri per 68, come San Siro, sennò va annullato”, chiedendo poi la rimozione dei violinisti in prima fila e diversi spostamenti scenografici. “Chi me l’ha fatto fare…” l’ironia con cui Amadeus introduce poi la presentazione di Aiello, venendo nuovamente rimproverato da Ibra: “Più suspence, più grande”.