Dopo la Pausini anche Aragozzini querela la D'Eusanio
Adriano Aragozzini come Laura Pausini: querela Alda D'Eusanio, la concorrente espulsa sabato per le pesanti illazioni su Paolo Carta, il marito della cantante ("la crocchia di notte, la mena"), per le frasi su Mia Martini. La giornalista, alla quale non poteva sfuggire la gravità delle sue affermazioni, prima di abbandonare la casa di Cinecittà, aveva sostenuto che era stato Aragozzini a mettere in giro la voce che Mia Martini portasse jella: "Mi dispiace per quello che le hanno fatto...che poi è stata distrutta da Adriano Aragozzini, quello che organizzava il Festival...un vero delinquente".
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Accuse pesantissime tanto che il produttore ha scritto una lettera a "Dagospia" per difendersi e per comunicare di averla querelata. Si legge sul sito fondato da D'Agostino: "Caro Roberto mi meraviglio che tu riporti su Dagospia le notizie false inventate e destituite da qualsiasi fondamenta di Alda D’Eusanio al GFVip. Tutti in Italia sanno che io ho fatto resuscitare Mia Martini prendendola al Festival di Sanremo nel 1989 contro il parere di molti artisti ed anche di funzionari delle case discografiche. In 5 anni che ho organizzato il Festival (3 da patron assoluto e 2 da produttore esecutivo per conto della Rai), Mia ha partecipato 3 volte". Poi rivendica la bontà del legame con la sorella di Loredana Bertè: "Inoltre ho avuto sempre con Lei un rapporto fantastico che Lei ha ricambiato in ogni intervista sui giornali ed in televisione parlando di me in modo meraviglioso. Inoltre l’ho portata al tour ‘’Sanremo in the world’’ a Tokyo, New York, Toronto, San Paolo del Brasile e Francoforte in Germania" e infine: "Io sono stato calunniato ed offeso e questa mattina i miei legali hanno presentato denuncia querela ad Alda D’Eusanio che dovrà rispondere penalmente e civilmente delle sue dichiarazioni offensive calunniose false ed inventate".
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La giornalista, 70 anni, ha affidato la sua replica all'Adnkronos: "Di fronte a quello che stanno facendo preferisco restare in silenzio. Il mio silenzio parla per tutto. Se devono parlare, parleranno gli avvocati. Io intanto resto nel mio amato silenzio". Un paradosso: nel tritacarne dell'asfittico GFVIP fine pena mai, non ha dato l'impressione di amare così tanto il silenzio, anzi si è dimostrata decisamente ciarliera. Quando si dice "chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati".