Verissimo, Sabrina Salerno piange per il figlio. E rivela la denuncia: "Insinuazioni mostruose sui social"
Sabrina Salerno si è raccontata a "Verissimo", sabato 30 gennaio: "Sono stata una figlia non desiderata, mentre mio figlio è tutto per me". E piange a dirotto: "Mi vergogno". Sabrina Salerno, icona pop degli anni '80, ha parlato a cuore aperto con Silvia Toffanin, padrona di casa di "Verissimo", il programma del sabato di Canale 5.
La cantante genovese è partita dall'infanzia: è cresciuta con i nonni a Sanremo e non ha conosciuto il padre fino a 13 anni quando lo chiamò e si presentò: "Trovai il numero di telefono sull'elenco. L'ho visto qualche volta fino ai 20 anni ma ero una figlia non desiderata. Non ero stata voluta e quindi non ce n'era. Mio padre non c'è mai stato e ho vissuto il senso di abbandono e rifiuto finché non è morto l'anno scorso. Mi ha chiesto scusa, io ho chiesto il riconoscimento a 45 anni e l'ho ottenuto, ma mi disse anche che io non avrei mai ottenuto niente da lui, non avrei mai avuto il suo amore. Io mi misi a ridere perché ero grande e pensai: ma come può dire una cosa del genere? Non c'è mai stato! La verità è che proprio non riusciva a percepirmi come figlia. Se ho perdonato? Il perdono è bellissimo, ma è un percorso lungo e doloroso. Direi un'ipocrisia se dicessi che l'ho perdonato del tutto, in fondo credo sia una cosa che mai, mai, si dovrebbe fare".
La Salerno confessa di avere rapporti complicati con gli uomini anche per colpa del manager che l'ha lanciata nel mondo della musica e che ha definito un "diabolico manipolatore che mi ha rubato un sacco di soldi". Poi cambia sguardo e tono di voce quando parla del figlio Luca Maria: "È il mio tutto. È l'unico che mi tiene testa, entrambi abbiamo un carattere molto forte, litighiamo su tutto. Lui è nato bastian contrario e io pure. È l'unico che riesce a entrare nella mia anima". E proprio sul figlio fa una rivelazione inquietante: "Ho denunciato alla polizia postale una persona che su un social russo ha scritto una mostruosità, che avevo rapporti con mio figlio. Si tratterebbe di qualcuno con problemi mentali. Stiamo cercando di risalire alla sua identità".
Silvia Toffanin la sorprende con una lettera del ragazzo e Sabrina non trattiene le lacrime. Si copre il volto con il fazzoletto per nascondere la fragilità del momento: "Mi sento messa a nudo. Non amo piangere in pubblico perché è come se mostrassi la parte meno forte di me. Ha ragione a dire che sono nevrotica, forse a volte dovrei essere più matura nei suoi confronti. Ma è stato un ragazzo desiderato tanto. È figlio dell'amore e ha un equilibrio e una stabilità fortissima. Chi come me non è stato desiderato fa molta più fatica nella vita. Mi vergogno di aver pianto, adesso mio figlio non mi parlerà per un mese!".
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