DISASTRO NELLA CASA
Grande Fratello Vip, altro che pace: l'incontro tra Walter Zenga e il figlio Andrea finisce malissimo
Gelido e disastroso faccia a faccia tra Walter Zenga e il figlio Andrea nella casa del Grande Fratello Vip 5. Alla fine, il ragazzo scoppia a piangere e l’ex portiere viene subissato dalle critiche social per la brutta figura.
La 35esima puntata del GFVip, venerdì 29 gennaio, si è aperta con il faccia a faccia tra l’ex portiere dell’Inter, Walter Zenga, e il figlio Andrea nonostante quest’ultimo avesse espresso il desiderio di non incontrare il padre durante il reality show. I rapporti si sono interrotti quando Andrea aveva 13 anni e il padre non lo ha mai cercato con costanza. Dopo i complimentoni di Alfonso Signorini a Walter Zenga, l’ex calciatore dichiara: “Non ho mai fatto alcuna guerra, io ho solo subìto. Se Andrea, da uomo, una volta uscito deciderà di conoscere la verità raccontata, non ci sarà alcun problema, ma voglio ricordare che alleno all’estero e non è così facile vedersi. Nei rapporti bisogna essere leali e corretti. Sono qua per guardarlo negli occhi. Vorrei precisare che il mio post su Instagram era contro gli haters e non contro mio figlio, non mi sarei mai permesso di scrivere una cosa del genere sui social. Non ci sono stato ai suoi compleanni? Nemmeno lui ai miei”.
Andrea, sempre frenato dal terrore di “fare pena o tenerezza” e di “far passare mio padre per carnefice quando non lo è”, ammette: “Non voglio creare problemi ad altre persone. Non ho nutrito speranza di vederlo, ma sono consapevole che possa venire perché l’ho tirato in ballo”.
Walter Zenga si palesa in giardino e saluta i coinquilini prima del figlio, poi parla in modo anaffettivo: “Mi hai fatto venire da Dubai, ho rispetto delle cose che pensi, ma non ho mai avuto tanti insulti per le cose che hai detto qui dentro. Tu hai detto che non hai racconti di infanzia, ma io sì, quelli di te con i tuoi fratelli” e Andrea: “Ma cosa c’entra?”. Zenga senior è monocorde: “Quando esci da qua parleremo, io ti aspetto, ci sono sempre stato, ci sono e ci sarò, ci incontriamo e parliamo da uomo a uomo e prenderemo una decisione”.
Andrea è stupito: “Che significa prendere una decisione? Ma hai parlato con Niki? Lo sai che ha sofferto tanto e merita che te ci parli. Potrebbe essere un modo di ripartire”, “Sul passato non ci voglio tornare e non posso cambiarlo. Non è corretto parlare di persone che non ci sono. È una questione di tempistica, c’era l’aereo prima su Roma” replica freddo Walter Zenga. Andrea reagisce con la consapevolezza di chi sa che dall’altra parte il serbatoio dell’affetto è vuoto: “Bastava un messaggio. Perché non vieni a Osimo dove siamo cresciuti? Ci sei venuto una volta quando avevo 6 anni. Non c’era la voglia di conoscere me e la mia vita e nemmeno Niki. Io non voglio cercare qualcosa che non posso avere. Ma ti lascio la porta aperta”.
Il gieffino dimostra una grande compostezza, mentre Walter inasprisce il confronto: “Non è questione di colpe, quando allenavo in Italia non mi hai mai mandato un messaggio, nemmeno uno. Se continuiamo così non ne usciamo più. Sembriamo due vecchie zitelle che parlano e non arrivano a niente. Le notizie su di voi me le dava Andrea (il secondo marito della mamma, ndc). Niccolò è un discorso a parte, per me la verità è quella raccontata non quella sentita. La volontà di vedersi è reciproca, c’è questa cosa del padre che deve andare incontro ai figli, ma anche i figli devono fare qualcosa. Ci sono cose che non sai” e gli rinfaccia: “Mi dispiace che hai lasciato il calcio, eri bravo. Sei un uomo, vai avanti per la tua strada, fa quello che senti, sia che sia una cosa positiva che una cosa negativa, ma prenditi le tue responsabilità”.
Andrea serve un tè bollente: “Se non fossi venuto qui l’avresti fatto il primo passo? Sì? Ah. Comunque meglio la porta aperta che chiusa. Vedremo fuori”. Alfonso Signorini gli chiede con tono melenso: “Andrea, se non ci fosse la distanza di sicurezza gli daresti un abbraccio?”, il gieffino gela tutti: “Una stretta di mano”. Walter Zenga si irrigidisce: “Io non sono stato accettato e questo non è carino” e il figlio: “Ma non è vero che non sei stato accettato. Tu hai avuto la fortuna di trovare una moglie? Beh, io ho avuto la fortuna di avere mia mamma. Se sarai nel mio futuro? Me lo auguro”.
Il confronto è straziante, tristissimo e surreale per i sottintesi. Signorini lo chiude con una battuta evitabile: “Da grande sportivo, che punteggio daresti a questo match? È un pareggio?” e l’allenatore: “No, nessun voto, non c’è partita tra un padre e un figlio”. I social criticano all’unanimità l’atteggiamento di Walter Zenga e la decisione del GF di dare vita a questo incontro, Andrea scoppia a piangere per il trauma rinnovato e gli occhi diventano rossi perché ha capito che non ce n’è: “Sono scosso, lui era troppo sulla difensiva”, Signorini prova a consolarlo: “Pensa al futuro, non al passato” e i coinquilini si schierano compatti al suo fianco. Stefania non le manda a dire: “Poco tenero, poco accogliente e poco accomodante. Siamo tutti dalla tua parte, tutti. Se la sua intenzione era ricostruire ha sbagliato approccio. Quando hai detto di tuo fratello doveva dire: ‘se è questo che ti fa piacere, lo faccio’” e Tommaso: “Io mi sono allontanato perché l’approccio mi ha fatto stare male”.