scintille
Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli, scenata al GfVip. Lite dopo la nomination
Bisticci e riappacificazioni nella casa del Grande Fratello Vip. Giulia Salemi si arrabbia con Pierpaolo Pretelli: “Mi sto prendendo la me**a al posto tuo” e l’ex velino replica: “Visto che rinfacci, la prossima volta non farlo”.
Nella puntata di lunedì 25 gennaio, Giulia ha scelto di mandare al televoto Pierpaolo Pretelli con il quale ha un flirt in corso al posto dell’amico Tommaso. Ma invece di dire che lo ha fatto per salvaguardare il fidanzatino, ha detto che era stato Zorzi a chiederglielo.
L’influencer milanese ha replicato che non era vero e ne è nata una discussione che dura da tre giorni. La Salemi fa monologhi infiniti del tipo: “Ho idealizzato la nostra amicizia, avevo aspettative troppo alte sul nostro rapporto, invece ho visto che non è cresciuto, forse ho sbagliato a dare quella motivazione ma perché dovete sempre giudicarmi? Perché dovete criticarmi? Perché devo sempre dare spiegazioni e voi potete fare quello che volete? Ve ne approfittate perché io e Pier siamo dei buoni e pensate di poterci dire tutto senza che ci arrabbiamo. Anche voi, in caso di televoto per la finale non scegliereste me”.
Zorzi, Stefania Orlando e Dayane Mello (stanca della coppietta, nda) hanno cercato di spiegarle che nessuno ce l’aveva con lei, semplicemente avevano messo in evidenza la bugia sulla motivazione. “Sei tu che ti senti perseguitata, parli da sola per ore. Tu hai voluto esaltare un’amicizia che non c’è, ci conosciamo da sei anni ma non sei l’amica con la A maiuscola. Non puoi forzare le cose, con Stefania ci siamo presi al primo sguardo, con te no. Sapevo che avresti scelto Pierpaolo però non puoi dire che te l’ho chiesto io” le ha detto Zorzi facendosi portatore del sentiment della casa, mentre Samantha è sbottata: “Posso dire che co**ioni questi litigi?” e Dayane le ha spiattellato in faccia: “Tommaso qui, Tommaso là, sono mesi che dite che merita la finale e quando puoi mandarlo in finale non lo scegli? Capisci che si è sentito tradito?”. Giulia ha riversato le incomprensioni su Pierpaolo accusandolo di andare d’accordo con tutti: “Vorrei riuscire a farmi scivolare tutto addosso come fai te, vedo che scherzi e ridi con tutti”.
Pretelli non ha gradito la frecciatina e le ha risposto che non c’era alcun motivo per non stare insieme ai coinquilini. Ma il battibecco è andato avanti tutta la sera. Questa mattina, Giulia era in veranda e quando Rosalinda le ha chiesto cosa avesse, la gieffina ha ricominciato daccapo: “Non mi faccio abbattere da quello che è successo ieri, sono giù per una serie di avvenimenti avvenuti nelle diverse settimane, non è solo Tommaso, è una quadro generico più ampio. Sono stufa di dare spiegazioni e di non essere capita. Anche ieri non era un dialogo scorrevole e piacevole come quello di adesso con te, sono sempre posizioni contro. Pier, ieri si è dispiaciuto, ma io non volevo farlo sentire in colpa o farlo sentire male. Gli ho solo detto che vorrei essere bravo come lui a farmi scivolare le cose addosso. Volevo proteggerlo e invece mi trovo per la terza volta in una settimana a dover dare spiegazioni. Io volevo dire a Pierpaolo che lottavo per lui, che facevo squadra con lui”. Pretelli ha sentito il discorso e si è inalberato perché pensava che la vicenda fosse chiusa. Così è ripartito l’ennesimo teatrino (secondo i coinquilini lo fanno per la clip in puntata, nda) tra i due fidanzatini. “Io devo comprendere te o tutti quanti ma nessuno capisce me. Io avevo fatto una cosa positiva per te, ti avevo salvaguardato e ora mi sto prendendo la me**a al posto tuo, mentre te stai con loro. Non ti voglio addossare nulla, ma se non ho la libertà di parlare neppure con te. Sembra che sminuisci tutto quello che ho fatto io e, soprattutto, come ho reagito io. Non ti rinfaccio nulla, ma ti dimostro tanto fisicamente, verbalmente e con i fatti” ha detto la Salemi e Pretelli: “Positiva per me cosa? Per una relazione che tu stai creando con me? Cosa intendi? A te dà fastidio che io vado d’accordo con gli altri e dici che ti prendi la me**a per me. M chi te lo ha chiesto? Lunedì c’erano tre persone, non solo io, se me lo rinfacci non lo voglio. La prossima volta nominami. E io non ho preso la me**a? Voci dallo studio, voci dei miei familiari, ti ho difeso davanti a tutti. Dici che ieri non ti sono stato vicino? E’ falso. E poi io sono stato un’ora e mezzo a piangere in lavatrice e te non te ne sei mai accorta. Cosa credi che ieri sera non abbia capito che mi stavi criticando con la storia che mi invidi perché mi scivola tutto addosso? Perché dovete pensare che sono scemo? Avevo capito benissimo”.
Giulia però ha continuato sul vittimismo: “Mi sarò espressa male, non volevo crearti un senso di colpa. Scusa se non ho un modo perfetto di parlare. Ma ora mi vuoi mettere in croce come tutti gli altri? Non sono libera nemmeno di parlare con Rosy? Ma anche te sei permaloso e impulsivo, non è che sei perfetto, hai fatto una sparata ieri sera... Io sono più sensibile, ho avuto uno sfogo pesante, forse perché comincio a essere stanca e ho bisogno di essere capita. Non sono lucida, da una parte sono molto certa delle cose che dico e penso, dall’altra ho bisogno di consigli esterni, di qualcuno che mi dica se sto facendo bene”. Il ragazzo è rimasto sconcertato: “Vedi? La differenza tra me è te è che tu hai sempre bisogno della terza persona che ti dice cosa fare. Devi pensare con la tua testa. Stai facendo discorsi che mi fanno sentire una me**a, rinfacci e non mi sta bene. Il tempo che tu dedichi a me levandolo agli altri è lo stesso che io levo agli altri ma senza rinfacciartelo. Io ti osservo e vedo che tu tendi a tirare fuori l’elenco di quello che fai. Io ti ringrazio, ti chiedo scusa per mio fratello però sono giorni che ti dico di farti scivolare le cose… Io ci sono, ti difendo e cerco di far capire in maniera oggettiva la situazione, ma è vero che hai sbagliato a trovare la scusa per dare un voto”. Giulia ha proseguito a senso unico sulle sue necessità finché non ha firmato la tregua: “Va beh, ci stiamo conoscendo, questi litigi ci stanno”.