il caso
Wanda Nara, Elisabetta Canalis si schiera con la Littizzetto dopo la querela: "No alla censura buonista"
"Io sto con Luciana Littizzetto". Si potrebbe riassumere così il post di Elisabetta Canalis che da Los Angeles ha seguito la querelle tra Wanda Nara e Luciana Littizzetto per una battuta su una foto dove la moglie di Mauro Icardi appariva distesa completamente nuda a cavallo. Wanda ha annunciato querela verso la comica di "Che Tempo che Fa" e a sua volta "Lucianina", come la chiama affettuosamente Fabio Fazio, ha risposto: "Beate le donne che sanno ridere di sé stesse".
Roberto D'Agostino ha scritto per Vanity Fair un articolo sulla vicenda dal titolo eloquente "L'isteria della Jolanda prensile". Contenuto in sintesi: l'ipocrisia elevata a galateo, la paura di finire impallinati dal Me Too o dai giustizieri del Gender sono alcuni mali della società attuale. Ebbene, l'ex velina ha preso spunto dalle parole del papà di Dagospia ed è scesa in campo a difesa della Littizzetto: "Anche in Italia sta arrivando la censura buonista. Lo dico da persona che vive negli Usa dove avere un'opinione diversa dal gregge significa essere tacciati di razzismo, omofobia o misoginia. Sono stata "vittima" e oggetto di diverse battute di Luciana Littizzetto e lo considero un onore perché è una grande attrice comica e un personaggio televisivo irriverente e mai volgare". Poi la frecciatina a Wanda: "Mi sono fatta delle grandi risate e non mi sono mai sentita offesa come donna. (...). Smettiamola di omologarci al pensiero delle star di Hollywood o di chi ci impone di pensarla a senso unico. (...). Siate sempre dei liberi pensatori".