retroscena
Paolo Brosio eliminato al GfVip. Perché è stato bocciato
Paolo Brosio è l’eliminato della diciassettesima puntata del Grande Fratello Vip 5. Il giornalista doveva entrare nella casa di Cinecittà a settembre, ma ha scoperto di essere positivo al covid-19 e dopo un mese di degenza è riuscito a prendere parte al reality show condotto da Alfonso Signorini. La sua avventura però è durata appena 7 giorni: il pubblico è rimasto deluso per il negazionismo sul Covid-19, la spettacolarizzazione della preghiera, le esternazioni volgari e viscide su Dayane e Rosalinda, gli intercalari fin troppo coloriti e una terrificante battuta sul gas di Auschwitz che avrebbe meritato la squalifica. Brosio è stato bocciato con il 3% delle preferenze al televoto “Chi vuoi salvare?” contro il 28% di Stefania Orlando, il 26 di Maria Teresa Ruta, il 18% di Francesco Oppini, il 14 di Massimiliano Morra e l’11 di Andrea Zelletta.
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Una volta in studio, il giornalista toscano punge: "Non so cosa non è piaciuto di me, so solo che mi avete messo subito in nomination per quelli che voi avete chiamato spifferi. Io ho rivelato cose alle persone che già sapevano, non a tutti. La battuta su Auschwitz? Non ricordo". Antonella Elia la tocca piano: "Come allinei la tua spiritualità con il tuo essere lumacone? Hai il triplo degli anni della tua fidanzata! Colgo una dissonanza" e il giornalista bofonchia qualcosa imbarazzato: "Eh, uhm, è nata una simpatia a fine agosto, non sono un consacrato, non ho fatto voto di castità".