Chiara Ferragni in pantaloncini e sandali agli Uffizi. E si scatena il panico sui social
«C’è gente che riesce a criticare Chiara Ferragni anche se visita un museo. Ma stiamo scherzando? Per noi sarà sempre benvenuta. E anzi, in un momento così difficile, ben venga chiunque voglia supportare la nostra cultura e condividere con il resto del mondo i tesori di Firenze!» Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Twitter difende la influencer criticata sui social dopo la visita agli Uffizi e le foto scattate davanti ai capolavori di Botticelli e Michelangelo. Una valanga di critiche si è riservata sulla Ferragni (tanti anche gli apprezzamenti per la visita al celebre museo) per la visita al museo fiorentino (anche per l’abbigliamento scelto per l’occasione, con pantaloncini corti, top e sandali). Per la blogger si tratta comunque dei consueti attacchi (era già successo con la Cappella Sistina) che riceve ad ogni visita privata che fa nei luoghi di cultura. E puntualmente il web si divide tra chi la attacca e chi invece ne apprezza il ruolo di testimonial- sponsor del turismo culturale italiano, visti gli oltre 20 milioni di follower che la seguono in tutto il mondo.
La visita è stata descritta così nel comunicato del prestigioso museo fiorentino: "Chiara Ferragni tra i capolavori degli Uffizi. La celebre imprenditrice digitale, ieri sera in Galleria per un photoshoot, ha voluto concedersi un tour del museo, alla scoperta dei suoi tesori d'arte. Accompagnata dal direttore Eike Schmidt, ha molto apprezzato i dipinti di Botticelli: non solo le superstar Venere e Primavera, ma, soprattutto, Le storie di Giuditta, e L'adorazione dei Magi con autoritratto dell'artista. Ferragni è poi rimasta incantata ad ammirare le migliaia di conchiglie di madreperla che adornano il soffitto del cuore più antico degli Uffizi, la Tribuna del Buontalenti; ed anche la statuaria ha molto colpito la sua attenzione, in particolar modo la scultura del Laocoonte realizzata da Baccio Bandinelli e l'antico marmo romano del Doriphoros di Policleto".