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Serata cover tra luci e ombre. Mika fa l'appello "arcobaleno"

Davide Di Santo
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La serata delle cover al Festival di Sanremo è tradizionalmente quella in cui gli artisti possono liberarsi dalla tensione della gara e sbizzarrirsi con i grandi successi. Così è stato anche per questa edizione. A dare una sferzata internazionale alla serata, però, è stato Mika con un'esibizione tra musical e hit e un messaggio a favore delle diversità. "Se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo e pensa che un colore è migliore e deve avere più diritti di un altro o che un arcobaleno è pericoloso... Peggio per lui. Lo lasciamo senza musica", il suo messaggio. Dopo l'apertura affidata al coro nostalgia dell'Antoniano, per il torneo dei Giovani passano in finale i due campani Lele e Maldestro. Domani si giocheranno la vittoria con Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Nell'omaggio alle hit del passato non sbagliano - ancora una volta - Fiorella Mannoia con Sempre e per sempre di De Gregori e Paola Turci che offre una convincente versione di Un'emozione da poco di Anna Oxa. Spiazza fin troppo Ermal Meta con Amara terra mia di Modugno, più graffiante Masini che omaggia l'amico Giorgio Faletti con Signor tenente. Sergio Sylvestre fa valere la sua potenza vocale con Vorrei la pelle nera. Chiara sceglie Diamante di Zucchero mentre Al Bano preferisce una marziale Pregherò di Celentano. Il Molleggiato va forte, scelto anche da Francesco Gabbani con una divertente Susanna. Gigi D'Alessio va sul classico con L'immensità di Don Backy mentre Michele Zarrillo canta Miguel Bosè con se tu non torni. Lodovica Comello ritrova il look Violetta si misura con l'inarrivabile Mina e delle Mille bolle blu. Alessio Bernabei tenta una versione "confidenziale" di Un giorno credi di Edoardo Bennato. A rendere omaggio a De Gregori c'è Fabrizio Moro, bravo ne La leva calcistica della classe '68. Elodie canta Quando finisce un amore di Cocciante e Samuel dei Subsonica un brano dei Nomadi, Ho difeso il mio amore. Michele Bravi interpreta invece La stagione dell'amore di Battiato. La comicità è nella copertina di Maurizio Crozza nei panni di papa Francesco e Luca e Paolo. Continuando il tema delle nascite già toccato da Crozza, per Tutti cantano Sanremo c'è l'ostetrica Maria Pollacci che a 92 anni ha fatto nascere 7.642 bambini e una centenaria, Mariuccia Bernacchi, che intona Quel mazzolin di fiori. 

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