Referendum costituzionale, come si vota
Domenica 4 dicembre gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi a favore, o contro, il testo di riforma costituzionale approvato dal Parlamento. La scheda elettorale ha creato più di una polemica per il testo che, all'apparenza, è stato scritto in maniera "meno burocratica" rispetto al passato. Ma la scelta ha un fondamento di legge. IL TESTO Il quesito presente nella scheda elettorale per il referendum è il seguente: "Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente 'Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione' approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?". COME SI VOTA Al termine del quesito gli elettori troveranno due caselle. Se si è favorevoli alla riforma basta barrare con una "X" la casella del Sì, altrimenti quella del No. Non c'è quorum e vince la scelta indicata dalla maggioranza di chi va a votare. LA LEGGE DEL 1970 A stabilire come si formula il testo del quesito referendario è la legge 352 del 1970 su "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo". All'articolo 16 stabilisce infatti che il quesito da sottoporre a referendum "consiste nella formula seguente: 'Approvate il testo della legge di revisione dell'articolo... (o degli articoli ...) della Costituzione, concernente ... (o concernenti ...), approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero ... del ... ?'; ovvero: 'Approvate il testo della legge costituzionale ... concernente ... approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero ... del ... ?'". LA CASSAZIONE L'ordinanza con la quale l'Ufficio centrale per il Referendum presso la Corte di Cassazione ha dichiarato conforme alla legge la richiesta di referendum con il quesito in questione è dell'8 agosto scorso. Ciò nonostante per i Comitati del No il quesito rappresenta una sintesi delle ragioni del Sì.