Le ragioni del "Sì" in cinque punti
Nel saggio Laterza "Perché sì. Le ragioni della riforma costituzionale", curato da Massimo Rubechi nella prefazione il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi puntualizza in maniera sintetica le ragioni del voto favorevole al progetto neocostituzionale. 1. Si riducono i costi della politica: senatori da 315 a 100 "Per anni i cittadini hanno chiesto di ridurre i costi della politica, di diminuire le poltrone e di avere un apparato pubblico più efficiente, senza essere presi sul serio. Per la prima volta, il Parlamento ha ascoltato e ha votato una riforma che riduce il numero dei parlamentari e i costi della politica e che trasforma profondamente le istituzioni". 2. Svolta decisionista "Allo stesso modo, la capacità delle istituzioni di prendere decisioni in tempi utili per rispondere alle esigenze della società non è importante per chi governa, ma per i cittadini e per le imprese, per i lavoratori e per i datori di lavoro. Per tutti noi". 3. Abbassamento del quorum referendario abrogativo, più partecipazione "È una riforma che garantirà meglio i nostri diritti e aumenterà gli spazi di partecipazione dei cittadini attraverso, ad esempio, l'abbassamento del quorum per i referendum abrogativi e l'introduzione di referendum propositivi e di indirizzo". SCARICA LE RISPOSTE DEL FRONTE DEL SÌ ALLE CRITICHE DEL FRONTE DEL NO 4. Superamento del bicameralismo legislativo "È una riforma che fa tesoro di una elaborazione più che trentennale e risponde a problematiche organizzative e di funzionamento che il nostro ordinamento presenta sin dalle sue origini. Una riforma che rende più semplice e più chiaro il procedimento legislativo, superando il bicameralismo paritario". 5. Semplificazione della divisione dei poteri Stato/Regioni "È una riforma che razionalizza la divisione di poteri tra Stato e Regioni, che supera la confusione della competenza concorrente, che semplifica il rapporto tra i diversi livelli di governo nel territorio".