In Francia exploit Le Pen. Orban trionfa in Ungheria
Affermazione del Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen alle elezioni europee in Francia. Dai primi exit poll, la formazione di destra ha ottenuto il 23,7% , relegando al secondo posto la lista Renaissance - espressione del partito del presidente Emmanuel Macron, «La Rèpublique en Marche» - guidata da Nathalie Loiseau, al 22,4%. Spinta verde anche in Francia con la lista Europa Ecologia-I Verdi (EELV) e il suo leader Yannick Jadot al terzo posto con il 13,2% dei consensi. In difficoltà le forze politiche tradizionali che hanno governato per 50 anni: l'Unione della destra e del centro di Francois Xavier Bellamy è all'8,2% e il Partito Socialista con Place Publique di Raphael Glucksman non supera il 6,3%, alla pari con La France Insoumise (LFI, sinistra radicale) di Jean-Luc Mèlenchon. Tutte le altre forze politiche in lizza rischiano di non avere neanche un seggio nel prossimo Europarlamento. Altro fatto saliente di questa giornata elettorale è l'affluenza record alle urne, con una partecipazione del 50,4% degli aventi diritto, il tasso più alto mai registrato dalle prime elezioni europee nel 1979. I risultati provvisori riguardano i voti espressi nei 36 mila piccoli comuni, dove lo spoglio è cominciato alle ore 18, mentre nelle principali città le urne si sono chiuse alle 20; secondo i media francesi i primi risultati complessivi arriveranno dalle ore 23.15 in poi. Forte del risultato del suo partito, la leader di estrema destra Le Pen ha già messo alle strette il presidente Macron, chiedendo lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale, la Camera bassa del Parlamento. La Le Pen auspica anche la «formazione di un gruppo potente all'Europarlamento». Il capolista, il 23enne Jordan Bardella, valuta l'esito delle urne come un «plebiscito contro Macron», sintomo di un vero «sussulto popolare», invitando il capo dello stato ad una «lezione di umiltà». Per il portavoce di RN, Sèbastien Chenu, si tratta della «vittoria dei francesi disprezzati, bastonati e insultati da Macron». Pur essendo in testa, il risultato del Rassemblement National è, per ora, inferiore rispetto al 25,4% raggiunto alle europee del 2014. In Ungheria il partito Sovranista del primo ministro ungherese Viktor Orban sembra andare verso una vittoria schiacciante nella sfida europea, con il 52,3% dei voti, davanti all'opposizione centro-sinistra di oltre 35 punti, come pubblicato domenica dalla stampa filogovernativa. Il partito Fidesz, conservatore nazionale di Orban, ha migliorato il punteggio ottenuto nelle elezioni europee del 2014 (51%) e ha superato di molto il DK del centro-sinistra al 16,3%.Il giovane partito liberale Momentum, per la sua prima partecipazione alle elezioni europee, diventa la terza forza del paese ed è entrato nel Parlamento di Strasburgo con il 9,7% dei voti. Il Partito Socialista ha vinto oltre 4 punti al 6,6% dei voti e il partito Jobbik di estrema destra ha perso più della metà dei suoi elettori al 6,5%, contro il 14,7% nel 2014. Il partito ambientalista LMP perde il seggio che aveva, tra i 21 assegnati all' Ungheria. Il risultato attribuito a Orban, che è al potere dal 2010, è coerente con le previsioni stabilite durante la campagna. Tuttavia, rimane al di sotto del record del 56% raggiunto negli europei del 2009.