sala umberto

L'arte di Lucio Dalla ne "L'Angelo Bugiardo"

Carlo Antini

Raccontare Lucio attraverso le sue bugie è una cosa che lo avrebbe divertito molto. Per lui mentire era una virtù e ammirava molto chi riusciva a farlo senza scoprirsi oppure scoprendosi volutamente, come penso lui a volte facesse, per vedere se l’altro lo avrebbe contraddetto”. Con queste prime parole del produttore Gianni Salvioni, nasce l’intenzione del progetto teatrale “L’Angelo Bugiardo” in scena, in prima nazionale, al Teatro Sala Umberto di Roma il prossimo 4 novembre. Lo spettacolo musicale, scritto e diretto da Duccio Forzano, racconta in maniera semplice il personaggio Lucio Dalla  impersonato dall’attore Enzo Paci, noto al grande pubblico per le sue esibizioni nelle trasmissioni “Colorado Cafè” e “Zelig accompagnato dalla band Lino e la Settima Luna, un gruppo straordinario che rivisita le canzoni in onore del cantautore. “Duccio ha trovato nelle menzogne di Lucio”, prosegue il produttore Salvioni “il filo conduttore per fare emergere la personalità di un uomo complesso che esprime il meglio di sé nelle sue canzoni e nei personaggi che le abitano: la fila di carcerati, il giostraio, i due ragazzi divisi a Berlino, i ragazzi di provincia”. Al progetto hanno partecipato altri protagonisti importanti che interagiscono con la band sono: Giuliano Sangiorgi leader dei Negramaro (duetta con la band in “Futura”, la canzone che parla dell’amore tra due persone divise dal muro di Berlino); Kledi Kadiu che balla sulle note di “Balla Balla Ballerino” e con Charlotte Lazzari su “Anna e Marco” ed il Prof. Flavio Caroli, uno dei più grandi esperti di storia dell’arte ben noto al pubblico di “Che Tempo Che Fa” che spiega il quadro di Arnold Böcklin “Sant’Antonio e i Pesci” che ha ispirato Lucio nella scrittura di “Com’è profondo il mare”. L’Angelo Bugiardo rappresenta il progetto in cui si fondono due anime artistiche: quella di Duccio Forzano considerato il più eclettico ed innovativo tra i registi italiani e quella di Gianni Salvioni produttore discografico e fondatore della casa discografica Ermitage. Quest’ultimo ha collaborato per 15 anni con Lucio Dalla ed ha realizzato diversi progetti con artisti come Eugenio Finardi, Stefano Bollani, Salvatore Accardo e i Solisti Veneti. Per il regista Duccio Forzano “è stato stimolante trovare una soluzione visiva per raccontare Lucio Dalla e la sua musica, ma alla fine l’esperienza accumulata in televisione mi ha dato la possibilità di scrivere una regia che impiega semplici mezzi tecnici ma di sicuro effetto”. Forzano ha fatto sì che quello che era un concerto tradizionale omaggio al cantautore bolognese si evolvesse fino a diventare uno spettacolo teatrale unico con musica, monologhi, dialoghi e contributi multimediali che hanno dell’incredibile.