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Allerta terremoto, se gli animali aiutano a prevedere il sisma

Costanza Cerasi
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Gli animali possono anticipare i disastri naturali? Una domanda che gli studiosi si pongono da anni e a cui Martin Wikelski, uno scienziato tedesco, ha cercato di rispondere dopo i violenti terremoti che hanno devastato l'intero centro Italia. Per la sua ricerca Wikelski ha scelto un'azienda agricola nelle Marche, a Pieve Torina, dove attraverso un laboratorio allestito all'interno ha controllato e studiato il comportamento degli animali. Dopo aver selezionato un coniglio, pecore, mucche, tacchini, polli e cani, li ha dotati di piccoli e sofisticati sensori per monitorare i movimenti in caso di scosse sismiche. "Sembra davvero che ci sia qualcosa", ha detto Wikelski nel corso di un'intervista rilasciata al "New York Times" una volta concluso l'esperimento ma senza fornire alcun dettaglio. "Siamo dei pazzi", ha esclamato spiegando che era stato difficile ottenere finanziamenti per perseguire il suo progetto senza avere ancora dati certi per sostenerlo. "Dobbiamo essere sicuri di non fare alcun errore nell'analisi delle statistiche". La scoperta sarebbe cruciale poiché, in tal caso, gli animali potrebbero essere utilizzati come un sistema di allerta pre-terremoto salvando migliaia di vite. Nessun particolare dello studio però verrà reso noto prima della pubblicazione su una rivista scientifica anche se Wikelski non ha nascosto che i dati rilevati dimostrano che tutti gli animali esaminati si muoverebbero in un determinato modo nelle ore che precedono un terremoto. Uno studio simile era già stato condotto dal 2012 al 2014 monitorando capre e pecore sul Monte Etna, in Sicilia. "Gli animali hanno predetto le grandi eruzioni vulcaniche durante questi due anni da quattro e sei ore prima che accadessero", ha spiegato lo scienziato aggiungendo che otto grandi eruzioni erano avvenute proprio durante lo studio. "Di notte, gli animali si svegliavano e camminavano nervosamente, e durante il giorno si spostavano in una zona sicura dove la vegetazione era stata risparmiata dai flussi di lava precedenti". Insomma, nel migliore dei casi, la ricerca dimostrerà che il comportamento degli animali nelle ore che precedono un terremoto potrebbe essere riconosciuto e usato come sistema di "allarme rapido" così da far scattare l'evacuazione dell'area prima che sia troppo tardi. 

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