Manuale per non essere colpiti dai fulmini
«Quest’anno tra Italia, Svizzera, Austria e Balcani sono caduti 1.718.000 fulmini. In Italia ogni anno muoiono dalle 10 alle 15 persone colpite da fulmini». A lanciare l’allarme sono i geologi che durante la Settimana del Pianeta Terra, dal 12 al 19 ottobre, informeranno su quali sono i comportamenti da adottare anche in situazioni estreme e chiederanno al Governo linstallazione di un radar meteo tra Puglia e Basilicata. «In Basilicata installeremo cinque centraline meteo certificate», annuncia Salvatore Lucente, esperto in meteorologia e presidente dell’ Associazione Nazionale di divulgazione delle Scienze della Terra, GeoBas Italia. «Puntiamo ad infittire la rete di stazioni presente, aumentare i dati disponibili e migliorare le previsioni del tempo. I radar meteo sono l’unico strumento in grado di garantire un monitoraggio al dettaglio dei fenomeni meteo intensi, a partire dai fulmini. La popolazione ha il diritto di essere informata sull’evoluzione del tempo ma ha anche il dovere di imparare a interpretare criticamente i dati. Non è possibile programmare le vacanze e neppure l’attività di un’azienda da una stagione all’altra sulla base di previsioni fatte tre mesi prima». Il grado di attendibilità di una previsione in genere cala fortemente già dopo 72 ore dall’emissione del modello. Inoltre espressioni come bombe d’acqua, cambiamenti climatici, cicloni mediterranei e simili sono sempre più abusati nel linguaggio giornalistico e popolare, sebbene non abbiano alcuna collocazione nel gergo scientifico. «Il loro uso - sottolinea Lucente - sembra orientato a camuffare, con il mito della natura ostile, la mala gestione dei suoli e dei corsi d’acqua. Con Viaggio nell’Aria, progetto divulgativo realizzato da Meteobas, vogliamo avvicinare la popolazione ai temi della meteorologia, promuovere una corretta fruizione e interpretazione delle previsioni del tempo, fornire regole di base per un adeguato comportamento in caso di pericoli provenienti dall’aria». L’ultimo aspetto della campagna divulgativa durante la Settimana della Terra riguarderà la difesa dagli eventi meteo estremi: cosa fare in caso di alluvione, dove ripararsi se arriva un tornado (fenomeno tutt’altro che raro in Italia), come proteggersi dai fulmini. E per la prima volta gli scienziati , armati di caschetto, terranno una conferenza sottoterra. Sarà nelle viscere di Napoli, nel cuore del Tunnel Borbonico il 9 ottobre prossimo. Si vedranno le bombe vulcaniche eruttate dai Campi Flegrei 15.000 anni fa, i ponti costruiti sottoterra dai Borbone, le grandi cisterne con il sistema idrico, i reperti trovati in quelli che furono i rifugi della Seconda Guerra Mondiale. Si navigherà in zattera nel sottosuolo di Napoli .