Quando i «Nobel» sono tutti da ridere
Camminare sull’acqua? In fondo non è una cosa impossibile. E chi pensa che gli scarafaggi siano ignoranti sappia che conoscono perfettamente l’astronomia e, ciliegina sulla torta, una «dritta» di psicologia applicata: tanto più si è ubriachi e tanto più si è convinti di essere belli. Roba da ridere? Sì ma con solidissime basi scientifiche. Saper far ridere con la scienza è alla base degli gli «IgNobel Prize» (gioco di parole che in inglese suona come «premi ignobili»), ovvero i riconoscimenti alle ricerche più... curiose. Sono stati consegnati tra risate e scherzi l’altra sera con una cerimonia nella prestigiosa Università di Harvard. Tra gli ospiti numerosi (veri) premi Nobel. E non mancano gli scienziati che, nella loro carriera, hanno vinti tutti e due i premi. Premio per la Fisica All’italiano Alberto Minetti dell’Università di Milano: con altri ricercatori ha scoperto che le persone sarebbero in grado di correre sulla superficie di un lago ma, per questioni di gravità, solo se il lago è sulla Luna. Minetti, professore ordinario al dipartimento di Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti, ha svolto il lavoro in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, pubblicandolo nel 2012 su Plos One. L’articolo riguarda gli adattamenti della nostra camminata a gravità diverse da quella terrestre, dimostrando appunto che con la gravità lunare la corsa sull’acqua sarebbe possibile. Questo tipo di locomozione sulla Terra è consentita solo a certe lucertole (Basiliscus basiliscus) e uccelli (Svasso cigno). Premio per la Pace Assegnato congiuntamente al presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, per aver dichiarato illegale applaudire in pubblico e alla polizia bielorussa per aver «arrestato un uomo con un braccio solo che applaudiva». Premio per la Medicina Al giapponese Masateru Uchiyama della Teikyo University di Tokyo, per aver evidenziato l’effetto positivo della musica dell’Opera sui trapiantati di cuore, in questo caso topi. Premio per la Psicologia Al team guidato dalla francese Laurent Bègue che ha vinto il riconoscimento dimostrando che quando si è ubriachi si è anche convinti, il più delle volte, di essere attraenti. Premio per la Biologia e l’Astronomia Al team svedese-australiano di Marie Dacke, che ha scoperto come gli scarafaggi siano in grado di trovare la strada di casa lasciandosi guidare dalla Via Lattea. Premio per l’Ingegneria Assegnato per una geniale invenzione all’americano Gustano Pizzo, che ha messo a punto un sistema che «impacchetta» gli aspiranti dirottatori di aerei e li catapulta fuori dall’abitacolo, paracadutandoli a terra direttamente nelle mani della polizia. Premio per la Chimica A Shinsuke Imai, che ha profondamente studiato uno dei segreti casalinghi più oscuri, evidenziando che il meccanismo con cui le cipolle fanno piangere è molto più complesso di quanto gli scienziati pensassero finora. Premio per l’Archeologia Ai nordamericani Brian Crandall e Peter Stahl, che hanno inghiottito e digerito un intero toporagno, per verificare se il sistema digestivo umano è in grado di dissolvere alcune ossa.