Il pistolotto buonista
A Sanremo vince la predica sugli immigrati
A Sanremo vince il pistolotto politically correct sui migranti. Prima dell'ingresso della Mannoia, Favino oscura i cantanti in gara col suo monologo lacrimoso tratto da «La notte poco prima delle foreste». Poi per fingere equilibrio arrivano anche due parole -contentino sulla Giornata delle Foibe. PASSEROTTO NON ANDARE VIA Il Festival è finito solo da poche ore ma già si parla di Baglioni bis. Ognuno fa il suo. E arriva pure il super sponsor: Adriano Celentano. Il «Molleggiato» tira la volata: «Finalmente un Festival. I cantanti possono ritornare a non essere più i valletti dei grandi ospiti. Un'impresa non facile che solo a un "Passerotto" come te poteva riuscire. Oltre che un grande cantante, hai dimostrato di essere un grande organizzatore e direttore artistico. La Rai non potrà più fare a meno dite. Della tua bravura, del tuo gusto e della tua classe». Passerotto-Baglioni-Zed gongola ma vuole farsi corteggiare manco fosse la Hunziker. «Tutti mi fanno tanti complimenti ma il corteggiamento per il 2019 non è cominciato. E mi dispiace perché un po' di corte fa sempre piacere anche agli uomini». L' accoppiamento viene evocato nel secondo indizio disseminato dal direttore di Raiuno... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI