oltre lo sport
"Dalla palestra al centro benessere, perché il fitness non va in crisi"
di Valentina Pelliccia
Che il fitness in Italia non sia in crisi ma in netta crescita lo affermano i recenti dati Istat, Coni, Federazione Italiana Fitness e Osservatorio Compass. Dalle palestre ai centri benessere si conta che gli appassionati nel nostro Paese siano circa 18 milioni l'anno, e che il giro di affari delle attività sportive non agonistiche legate ad esso sia di circa 10 miliardi di euro l'anno. Ma anche a livello europeo il numero di praticanti supera quello degli Usa e muove un giro d´affari di 26,3 miliardi di euro, contro i 23,3 degli Stati Uniti. Inoltre, dato non trascurabile, il fitness rappresenta anche un´opportunità di lavoro se si considera che in Italia le figure professionali in questo settore sono oltre 120 mila e la loro richiesta è in aumento. Se gli italiani sono sempre più attenti al proprio benessere e alla cura di sé è perché alcune imprese di fitness offrono ben altro oltre allenamenti ed esercizi sportivi. Propongono una "filosofia" dello star bene che prevede anche cure del corpo estetiche, sauna e bagno turco, relax e alimentazione. Ultima novità le App e programmi online personalizzati per seguire il socio in ogni fase del percorso fitness e benessere e renderlo protagonista decisionale del proprio itinerario di benessere. "Gli italiani preferiscono un allenamento attento e mirato piuttosto di uno troppo intenso" sottolinea Luca Valotta, presidente e direttore generale di Virgin Active Europe. "Al contrario di statunitensi e australiani che cercano sempre di superare i propri limiti con workout intensi e pesanti da sostenere. In Italia, rispetto al mondo anglosassone, si è meno legati alla performance e si dà più valore al piacere di stare in un ambiente che ci fa sentire a proprio agio". Ed è proprio Luca Valotta, definito "lo Steve Jobs del fitness", che in questa intervista a Il Tempo racconta le sue scelte e le ultime novità del fitness in Italia. Come è nata la tua passione per il mondo fitness? "È nata ai tempi dell’Università, quando ho deciso di incentrare la mia tesi di laurea su un progetto di rilancio di un club sportivo. La mia tesi arrivò, non so come, sulla scrivania di Paolo Berlusconi che mi chiese di gestire il club Sporting di Milano 3. Da lì la passione verso il fitness e lo sport non mi ha più abbandonato". Luca, qual è la tua storia personale? "Ho fatto mio un passaggio di una poesia del poeta statunitense Robert Frost: “Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by, and that has made all the difference” (Due strade divergevano in un bosco ed io presi la meno battuta, e questo ha fatto tutta la differenza)". È quello che ho fatto nel 2000, dopo l’esperienza allo Sporting, quando ho lanciato Fitness First, la prima catena di centri fitness in Italia, aprendo in un anno 12 centri con l’obiettivo di dare una nuova direzione a tutto il mercato del benessere. Tre anni più tardi, Richard Branson mi ha proposto di lanciare in Italia Virgin Active e, con il primo club di Genova inaugurato nel 2004, ho capito che potevo finalmente realizzare la mia visione: creare una catena di villaggi dedicati interamente al fitness ma che superassero il concetto di palestra, club di oltre 5.000 mq in cui riunire il concetto di fitness, sport, wellness, socializzazione, design e tecnologia. In cosa Virgin Active differisce dalle altre palestre/ centri fitness? Differisce sicuramente per il nostro approccio che definisce la nostra filosofia come unica. Possiamo definirla più incentrata sull’ essere che sull’ avere. Quello che contraddistingue i nostri club rispetto a qualsiasi altra palestra è che i nostri non sono soltanto centri fitness, ma piuttosto la proposta di uno stile di vita: allenamento e forma, ma anche cura del corpo e delle sue esigenze, il benessere appunto. I nostri allenamenti sono ‘irresistibili’, sempre innovativi e coinvolgenti, proposti per divertire oltre che allenare e molti di questi sono sviluppati, inoltre, con l’ausilio delle più sofisticate tecnologie e con strumenti d’avanguardia e un supporto musicale che coinvolgono anche l’aspetto emozionale. Non ci soffermiamo solo su obiettivi ‘scontati’ ma stimoliamo ogni persona al raggiungimento del proprio ‘balance’. Proprio per questo i nostri trainer propongono allenamenti seguendo le 4 dimensioni della fitness experience (Equilibrio, Resistenza, Forza, Stabilità). Il nostro approccio è quindi nettamente differente dall’approccio maggiormente edonistico degli anni ‘90 dove chi si iscriveva alla palestra aspirava ad avere glutei sodi o muscoli definiti, e questo ha naturalmente allargato il target di riferimento nei nostri club che attualmente comprende appassionati di tutte le età e le categorie sociali. I nostri club, il nostro modo di concepire l’allenamento, il nostro mondo insomma, è totalmente inclusivo e crea senso di appartenenza. In cosa consiste l'App "MyVirginActive"? "MyVirginActive è nata per rendere ancora più personale e immediata l’esperienza di chi si allena in Virgin Active. Volevo realizzare una App ricca di funzionalità progettate per aiutare il socio in ogni fase del percorso di fitness e benessere. La App My Virgin Active è la porta di accesso al mondo Virgin Active e cresce stagione dopo stagione grazie a nuove features". È uno strumento importante di contatto con il club e i suoi protagonisti per la gestione dei propri allenamenti e progressi. Su MyVirginActive è possibile gestire il proprio abbonamento, scegliere il corso più adatto alle proprie esigenze, prenotando le classi anche presso altri club. È possibile scegliere il corso selezionando lo studio, il nome dell’istruttore (PT booking) o la tipologia di corso. Ti permette di monitorare il tuo stato di forma (funzione Body Check), tracciando i tuoi risultati, miglioramenti e allenamenti, anche outdoor e avere un’esperienza di allenamento totale su unica App. L’App mette inoltre a disposizione una library di workout sempre aggiornata per variare le abitudini di allenamento e misure le proprie performance. Il download della App è gratuito. Quali saranno le prossime novità? "Stiamo lanciando REVOLUTION, l’ultima frontiera dell’innovazione firmata Virgin Active Italia, che permette di accedere a distanza, anche a casa o in giro per il mondo quando si è in viaggio, a contenuti di allenamento esclusivi fatti con i migliori trainer al mondo. È un servizio destinato a trasformare il brand in un vero e proprio produttore di contenuti, spendibili sulle varie piattaforme digitali. La straordinarietà di REVOLUTION è che garantisce sessioni di training in diretta di varie discipline: le persone si allenano allo stesso momento, ma da luoghi diversi, senza rinunciare al coinvolgimento emotivo. L’esperienza immersiva è arricchita da soundtrack create ad hoc. Sono previsti anche contenuti on demand in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il Cycling è la prima delle esperienze REVOLUTION disponibile per tutti gli appassionati di questa disciplina. Essere come dentro lo Studio di Via Durini a Milano, ma senza esserci fisicamente. Per un brand come il nostro, molto inclusivo e trasversale dal punto di vista generazionale, REVOLUTION apre diverse possibilità. Penso, per esempio, a quanti si identificano con i valori del brand e potranno usufruire dei nostri allenamenti e dei nostri trainer, pur vivendo in città dove non c’è un nostro centro". Quindi aprirete nuovi centri fitness? "Recentemente ne abbiamo aperto uno a Palermo, il primo in questa città, secondo club in Sicilia. Le adesioni dei palermitani, già nella fase di prevendita degli abbonamenti, sono andate oltre ogni positivo pronostico. A breve apriremo il nostro 8° club a Roma, in via Mantova". Qual è l'importanza del fitness secondo te? "I romani dicevano "Mens sana in corpore sano", quale assoluta verità! Il fitness dovrebbe diventare uno stile di vita, non solo migliora la forma fisica ma anche il livello di energia e la qualità stessa della vita. Ma deve necessariamente essere correlato al concetto di wellness come parte di una visione più ampia che comprendere la corretta nutrizione, la ricerca della ‘propria’ forma fisica al di là di mode fuorvianti, perché ‘stare bene con noi stessi’ non sia solo un concetto astratto ma una porta di accesso alla nostra salute psico-fisica e quindi alla nostra serenità".