tecnologia e riabilitazione
San Raffaele, realtà virtuale per la riduzione del rischio di caduta
L’analisi avanzata dell'equilibrio e nuovi modelli riabilitativi per prevenire cadute nell'anziano e nel paziente neurologico sono oggetto dello studio “BALANCE”, avviato a fine agosto presso l’IRCCS Pisana di Roma che partecipa a un lavoro coordinato dall’IRCCS San Camillo di Venezia in collaborazione anche con gli IRCCS Maugeri Spa SB, Fondazione Mondino e Fondazione Santa Lucia. Il progetto ha l’obiettivo di valutare l’efficacia clinica, la fattibilità ed i rischi associati al trattamento con sistema OAK per la riabilitazione dell’equilibrio in persone che seguono percorsi di riabilitazione motoria. Si tratta di un nuovo dispositivo che può fare un’analisi delle probabilità di caduta e predisporre esercizi riabilitativi, con lo scopo di individuare e prevenire possibili incidenti, sia in ambiente clinico che a casa del paziente. Di fatto, potrebbe aprire una nuova opportunità terapeutica che consentirebbe di implementare percorsi personalizzati e multimodali di riabilitazione. La strumentazione sarà utilizzata per sviluppare percorsi condivisi al fine di avviare un’attività di valutazione e prevenzione; e di riabilitazione posturale in clinica. Il sistema OAK, prodotto dalla Khymeia Group, è stato acquistato grazie ad un finanziamento del Ministero della Salute (Conto Capitale 2017 – tipo C). Integra la realtà virtuale con balance board e la sensoristica inerziale ed elettro-magnetica con lo scopo di valutare e riabilitare i disturbi dell’equilibrio. La valutazione permette di personalizzare il trattamento in base alle capacità di controllo motorio residue e di eseguire esercizi per il miglioramento dell’equilibrio con un biofeedback visivo in tempo reale. Le potenzialità oggetto di studio sono rilevanti per l’intera popolazione anziana e nello specifico per i pazienti ortopedici e neurologici. Infatti, benché gran parte dei pazienti recuperi o migliori la funzione del cammino dopo la riabilitazione intensiva, i deficit dell’equilibrio possono persistere anche dopo la dimissione e possono risultare molto limitanti nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. Un ridotto equilibrio statico e/o dinamico è un fattore di rischio e può aumentare la paura di cadere con conseguente limitazione o rinuncia del paziente a spostarsi in autonomia.