riabilitazione
Il San Raffaele porta in Abruzzo l'esoscheletro Ekso
Il San Raffaele porta in Abruzzo «EKSO», l'esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete ed incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus) distribuito dalla genovese Emac e figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond. L'Unità spinale della casa di Cura San Raffaele Sulmona, fiore all'occhiello della struttura sanitaria ed unica realtà in Abruzzo in grado di fornire assistenza riabilitativa specializzata a soggetti con lesioni midollari, è la prima struttura della Regione ad adottare il super gioiello della tecnologia a supporto ed integrazione dei percorsi riabilitativi tradizionali. L'esosceletro sarà presentato oggi alle 15.30 alla stampa e alla comunità, alla presenza del Governatore Marco Marsilio e dell'Assessore alla Sanità Nicoletta Verì. «I robot indossabili», spiega Giorgio Felzani, primario della struttura, «sono strumenti altamente innovativi in campo riabilitativo finalizzati a favorire la riorganizzazione del controllo motorio dopo lesioni cerebrali o midollari favorendo una intensità di esercizio che coniuga la capacità di pianificare il movimento con l'allenamento cardiovascolare». Ekso è un dispositivo in acciaio e carbonio che si attiva per mezzo di quattro motori elettromeccanici alimentati da due batterie. Dei sensori captano e riconoscono l'assetto posturale del paziente, al fine di assistere il paziente nella stazione eretta, nel bilanciamento e nella deambulazione passiva, attiva o attiva-assistita. Consente anche di re-impostare movimenti degli arti inferiori alterati o impossibili da eseguire permettendo una verticalizzazione precoce e sicura e una ri-attivazione muscolare e articolare per mezzo di esercizi ripetitivi finalizzati alla riprogrammazione del ciclo del passo. Infine, riduce i tempi di ripresa dei pazienti colpiti da ictus.