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Roma e Malta insieme contro il cancro

Al via la collaborazione scientifica con il Gruppo San Raffaele, il Consorzio Mebic e la Emanuele Cancer Foundation Malta

Gabriele Simongini
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La ricerca scientifica applicata alla salute deve avere orizzonti sempre più internazionali sotto il segno dell'eccellenza. Ne offre un esempio emblematico l'avvio di un dialogo che porterà ad un protocollo d'intesa fondato sulla collaborazione tra il Gruppo San Raffaele, il Consorzio interuniversitario Mebic e la «Emanuele Cancer Research Foundation Malta», Fondazione di ricerca sul cancro intitolata ed ispirata dal 2017 ad Emmanuele F.M.Emanuele, Presidente Onorario di Fondazione Roma e Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. La Presidente emerita della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, ha infatti aderito con entusiasmo all'invito formulato dal Rettore dell'Università Telematica San Raffaele Roma, Enrico Garaci. E ieri pomeriggio una folta delegazione della «Emanuele Cancer Research Foundation Malta» ha visitato i laboratori del Centro ricerca dell'IRCCS San Raffaele e del Mebic, Medical and Experimental Bioimaging Center che è dotato di strumenti di ultimissima generazione, acquistati grazie al fondamentale contributo della Fondazione Roma e che permettono di indagare i meccanismi molecolari e cellulari che si attivano al momento della riabilitazione, sia essa neuromotoria, respiratoria o cardiovascolare. Il professor Emanuele, filantropo visionario e pragmatico al tempo stesso, ha accompagnato nella visita la Presidente emerita. Ad accoglierli, tra gli altri, il Presidente del Gruppo San Raffaele Spa, Carlo Trivelli, il Direttore scientifico dell'IRCCS, Massimo Fini, il Rettore e il Presidente dell'Università San Raffaele, Enrico Garaci e Sergio Pasquantonio. «Non è solo la ricerca che supportiamo, ma anche la diplomazia interculturale – ha detto con toni appassionati la Presidente Coleiro Preca - Sono veramente impressionata da ciò che ho visto qui al San Raffaele e sono particolarmente entusiasta di assicurare che avvieremo una collaborazione con voi, con la Fondazione Emanuele per la ricerca sul cancro, ma anche con l'università di Malta. Il futuro, il nostro futuro, è collaborazione».  La Presidente emerita, dopo la visita ai laboratori di ricerca, dotati di attrezzature particolarmente avanzate (fra cui un microscopio a scansione, uno a trasmissione e un altro di tipo confocale), ha incontrato nella sala convegni del San Raffaele i rappresentanti delle realtà che compongono lo straordinario network, punto di riferimento nel panorama della sanità. Nel suo intervento ha elogiato le «qualità visionarie, l'instancabile senso di responsabilità e l'umanità» di Emmanuele F.M. Emanuele, il quale ha replicato con entusiasmo a queste parole: «Il mio auspicio è che si avvii presto la collaborazione. Ho ritenuto importante che si aprisse un dialogo con la realtà del San Raffaele, perché rappresenta un'eccellenza e il Mebic ne è una testimonianza».  Come spiega ancora Emanuele, «la struttura del Mebic rappresenta ad esempio un polo di riferimento per la Microscopia elettronica, che ricopre un peso fondamentale nella ricerca, nella diagnostica e nella formazione, in particolare per la diagnostica ultrastrutturale, che rappresenta il gold standard per alcune patologie e che costituisce un supporto prezioso per rifinire la diagnosi in termini patogenetici, individuare meglio i bersagli terapeutici personalizzati e valutare con indici quantitativi corretti l'effetto delle terapie e il recupero funzionale post cura. È fondamentale investire nel campo della salute e della ricerca, tanto più in una fase così delicata come quella di oggi, caratterizzata da tagli statali crescenti ed è necessario operare efficacemente in sinergia con le realtà più avanzate, anche dal punto di vista metodologico, dell'intero settore. In Italia fra gli interventi delle nostre Fondazioni nel campo della salute di cui sono più orgoglioso devo citare anche l'Hospice di Roma che dal 1999 rappresenta un centro di eccellenza nel settore delle cure palliative per malati con breve aspettativa e il Villaggio Emanuele per i malati di Alzheimer, sempre a Roma, nel Parco delle Sabine in zona Bufalotta. Da anni - ricorda il professore - sto restituendo agli altri, ai meno fortunati e ai malati in particolare, tutti i doni che ho avuto in precedenza. Ecco la via privilegiata che voglio continuare a percorrere: l'amore per gli altri, l'aiuto a chi ha di meno. Questa vita vale la pena di essere vissuta solo se la dedichi agli altri».  Il Presidente Trivelli, ringraziando il professore Emanuele per il contributo determinante alla realizzazione di numerose attività che favoriscono progresso e innovazione scientifica, ha ricordato l'essenza della filosofia che contraddistingue l'azione del Gruppo San Raffaele: «Testa e cuore al servizio dei pazienti.  Le occasioni di collaborazione sono preziose perché sono occasioni di crescita e opportunità di espansione, ma non dimentichiamo mai che al centro di tutto ci sono le persone e le loro necessità».

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