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Record di neonati malformati dal virus Zika, è allarme negli Usa

Costanza Cerasi
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È allarme Zika negli Stati Uniti. Negli ultimi 15 mesi sono nati più di 120 bambini malformati a causa del virus contratto dalle mamme in gravidanza: a rivelarlo è stato il Center for Disease Control (CDC) che ha sottolineato come non ci sia differenza sugli effetti devastanti che la malattia può produrre sia che la madre contragga il virus al primo mese della gestazione oppure al nono. La trasmissione di Zika può avvenire attraverso il morso di un insetto ma anche attraverso rapporti sessuali e i dati diffusi hanno gettato nel panico migliaia di donne, neomamme e aspiranti, preoccupate delle conseguenze disastrose che la malattia potrebbe causare sul feto.  "Stiamo ancora indagando su tutte le malformazioni, soprattutto sulle anomalie del cervello" ha dichiarato la direttrice del CDC, Anne Schuchat. "Alcuni bambini hanno crisi epilettiche, mentre altri hanno poco o nessun controllo degli arti", ha spiegato. "Alcuni hanno problemi di alimentazione significativi e hanno difficoltà a deglutire o perfino a respirare mentre si nutrono. Alcuni bambini piangono costantemente e sono spesso inconsolabili". Un totale di 3.900 donne con possibili infezioni da Zika sono state registrate fra l'1 gennaio 2016 e il 25 aprile 2017. Di queste 2.549 hanno partorito in quel periodo. Tra quelle che hanno portato a termine la gravidanza 1.508 hanno confermato di aver contratto il virus e 122 di queste hanno partorito bambini affetti da Zika. Secondo le statistiche anche se l'8% delle malformazioni sul feto si verificano quando le donne contraggono il virus nel corso del primo trimestre, i numeri dimostrano che si corrono gravi rischi anche se le mamme vengono infettate a uno stadio più avanzato della gravidanza. Il 5% delle donne esaminate nel secondo trimestre e il 4% di quelle nel terzo trimestre hanno dato alla luce bambini che soffrivano degli stessi effetti devastanti causati da Zika. "Abbiamo anche appreso che gli effetti del virus durante la gravidanza non sono sempre evidenti al momento della nascita" ha sottolineato la direttrice del CDC aggiungendo che i bambini possono sviluppare problemi anche molto tempo dopo la nascita, come per esempio microcefalia, problemi alla vista o all'udito.

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