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Infarto, lo stress pericoloso quanto il fumo e la pressione alta

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Katia Perrini
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Attenzione allo stress perché ha un effetto costante su una regione profonda del cervello ed è un fattore di rischio per il cuore al pari di fumo e pressione alta. Uno studio pubblicato da Lancet e realizzato su 300 persone ha rivelato che una maggiore attività della amigdala nel cervello aumenta la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. Chi è a rischio, dunque, dovrebbe imparare a gestire lo stress. Era già noto che lo stress aumenti il rischio di malattie cardiovascolari, ma non era chiaro come agisse. Lo studio, condotto da un team della Harvard Medical School, potrebbe aver fornito la spiegazione biologica: sostiene infatti che sia l'accresciuta attività della amigdala, la zona del cervello che elabora le emozioni come la paura o la rabbia, a segnalare al midollo osseo di produrre più cellule di globuli bianchi, che a loro volta agiscono sulle arterie infiammandole. E questo può causare infarto, angina e ictus. Il collegamento potenziale "aumenta la possibilità che ridurre le stress può produrre benefici che vanno oltre il miglior senso di benessere psicologico", scrive l'autore, Ahmed Tawakol, del Massachusetts General Hospital e professore associato alla Harvard Medical School.

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