ALLARME OSTEOPOROSI
La vitamina D previene le fratture vertebrali
Nel mondo è allarme osteoporosi e sono in aumento le fratture, anche quelle vertebrali, che stanno raggiungendo quelle del femore. Ogni 30 milioni di donne, ben 4 milioni, oggi, hanno questa patologia. Nel nostro Paese, segni di artrosi si riscontrano su un italiano su due fra 15 e gli 80 anni, mentre l'osteoporosi colpisce una donna su tre in menopausa. Per queste malattie lo Stato paga miliardi di pensioni di invalidità e chi ne è affetto ha il diritto ad essere informato sulle conquiste della medicina che le previene e le cura. Aila, quest'anno, pone l'accento proprio sulle fratture vertebrali. Veri e propri crolli strutturali che provocano dolore e impotenza funzionale, e che richiedono interventi riparatori come la vertebroplastica Il fenomeno è legato all'invecchiamento della struttura ossea. Ma oggi si può fare molto puntando sulla prevenzione, fondamentale anche con l'osteoporosi. E' una patologia subdola, quindi è fondamentale investigare. Così come fondamentale è il ruolo della vitamina D, nella prevenzione dell'osteoporosi. Così come è necessario informare sulla necessità di fare esercizio fisico e di sostenere un'alimentazione sana, con corrette abitudini di vita per prevenire il rischio di queste due malattie. ln particolare, rispetto all'osteoporosi è necessario contribuire al mantenimento del patrimonio osseo. È necessario, in tale direzione, scongiurare il pericolo carenza di vitamina D che consente l’assorbimento del calcio, costituente fondamentale del tessuto osseo. "La popolazione over 60 è in grande percentuale carente di vitamina D", spiega il professor Francesco Bove, presidente di Aila. "Questo fattore - aggiunge - sta diventando un fenomeno diffuso come in altri Paesi, per la mancata esposizione al sole e per il filtro costituito dall’inquinamento dell’atmosfera". Aila, inoltre, vuole porre l’attenzione sul fondamentale ricorso alla diagnosi precoce attraverso la MOC; "si tratta di un "estratto conto" del nostro patrimonio osseo - spiega Bove - che può accendere campanelli d’allarme e far correre ai ripari, inizialmente valutando la carenza di vitamina D e successivamente assicurando l’apporto di calcio con la dieta o con gli integratori, e nei casi più importanti ricorrendo ai farmaci. Anche per l’artrosi bisogna sviluppare una consapevolezza e responsabilità del proprio corpo, adeguando le attività sportive, le attività usuranti anche lavorative, evitando i sovraccarichi strutturali, le iper sollecitazioni delle articolazioni e non sottovalutando i micro traumi, che per effetto sommazione possono accelerare il consumo della cartilagine". Il professor Bove lancia, ancora, un appello ai giovani: "Stili di vita e diete sbagliati, nelle fasi della crescita e dello sviluppo, possono compromettere il patrimonio osseo che ha il picco massimo intorno ai 25 anni". Ma il professor Bove non nasconde preoccupazione per i dati di artrosi e osteoporosi. "L’osteoporosi, oltre a determinare dolore, incurvamento ed abbassamento di statura, provoca le famigerate fratture", sottolinea Bove. "Tra queste - aggiunge - le fratture collo-femore determinano un costo di 1 miliardo di euro l'anno (AIFA). Poi ci sono le fratture altamente invalidanti della colonna vertebrale, che determinano un costo che si sta avvicinando a quello di collo-femore. Si auspica una grande campagna di informazione, ed è questo il senso dell’azione dell'Aila, per poter combattere le due patologie e per ridurre l’iter dei fenomeni degenerativi che colpiscono il nostro apparato scheletrico“. Un evento per sensibilizzare su tutte queste tematiche si terrà alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, sabato 3 dicembre 2016. Si tratta della la XV edizione del "Premio Aila Progetto Donna". L'evento, è voluto dal Presidente di Aila, il professor Francesco Beve, ortopedico, da anni in prima linea nella lotta all'osteoporosi ed all'artrosi. Patologie degenerative che colpiscono maggiormente la popolazione femminile per problematiche legate alla menopausa, e che riconoscono come principali fattori di rischio stili di vita errati, come l'alimentazione carente di calcio e vitamina D, l’abuso di alcool e fumo ed una vita sedentaria. La serata sarà presentata da Fabrizio Frizzi.