Alimentazione più sana, la novità per combattere i disturbi della pelle
Vuoi una pelle liscia e luminosa? Abolisci lo zucchero. Se hai qualche brufolo che ha fatto capolino sulla tua pelle, mettiti a dieta. Ma non nel senso di stare a stecchetta. Piuttosto scegli i cibi alleati della salute della tua pelle. Quello che mangiamo aiuta. I cibi sono i nostri primi “nutraceutici”, ossia integratori, lo sapeva la saggezza popolare di un tempo e lo conferma la scienza oggi. Che la dieta mediterranea può fare la differenza e combattere l’acne è l’ultima novità. Ed emerge da uno studio sulla relazione tra disturbo della pelle e alimentazione condotto dall’Unità operativa complessa di Dermatologia (UOC) “Daniele Innocenzi”, Dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche, Facoltà di Farmacia e Medicina del Polo Pontino di Terracina e dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza, Università di Roma. Secondo questi ricercatori, l’acne si combatte a tavola. Come? Consumando a cuor leggero olio d’oliva, ortaggi, legumi, prodotti integrali, frutta e noci. Sono tutti alimenti a basso indice glicemico. Tutti capostipiti della dieta mediterranea che, mediante l’assunzione di grassi animali saturi relativamente bassa e un moderato consumo di pesce, fornisce un apporto sufficiente di grassi polinsaturi, che contribuiscono a ridurre il colesterolo “cattivo” (LDL) e ad aumentare quello “buono” (HDL). L’acne è una malattia infiammatoria che interessa circa il 79-95% della popolazione giovanile occidentale e il 40-45% degli uomini e delle donne di età superiore ai 25 anni. Ognuno ha la sua causa. E su ognuno ha un tipo di reazione diversa. Ma nell’80% dei casi, sono genetica e ormoni a metterci lo zampino. L’altro 20% spesso tira in ballo l’alimentazione quotidiana. L’apporto glicemico determina un aumento della secrezione delle ghiandole sebacee, e quindi di sebo, causa scatenante delle lesioni acneiche. È stato dimostrato, inoltre, che esiste una forte associazione tra l’acne e l’assunzione di latte vaccino e alimenti ad alto indice glicemico, mentre al contrario, lo studio dimostra l’effetto protettivo della dieta tipicamente mediterranea sullo sviluppo dell’acne. “Quest’alimentazione è pertanto considerata un modello da seguire per un corretto stile di vita - afferma il prof. Giuseppe La Torre, docente presso il dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza - e i suoi benefici per la salute della pelle si aggiungono a quelli per la diminuzione delle malattie cardiovascolari, dell’incidenza del cancro, del colesterolo “cattivo” e della sindrome metabolica”. Come inoltre spiega la prof.ssa Concetta Potenza, direttrice UOC di Dermatologia, “in genere le lesioni acneiche provocano effetti non solo ‘estetici’ ma anche sulla salute emotiva e la qualità della vita dei soggetti colpiti”, in particolare nella fascia d’età adolescenziale, richiedendo interventi preventivi e risolutivi del disturbo che provengono anche dalla corretta alimentazione.