Neuropsichiatria, a Roma esiste un luogo sicuro
Bambino Gesù: standard internazionali, realizzato con Abio, Lottomatica e Pallacanestro Virtus
Un luogo al riparo. Una risposta a molti genitori che in Italia sono costretti a interminabili odissee. Stanze e ambienti senza spigoli, mobili fissati a terra, docce senza cipolla, vetri antisfondamento, porte di sicurezza e senza maniglie. Il nuovo reparto di neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Pediatrico Bambino è il primo in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento d'idoneità dalla Joint Commission International. «Con la ristrutturazione del nuovo reparto – sottolinea Giuseppe Profiti, presidente del Bambino Gesù - l'Ospedale tenta di dare una risposta a un bisogno di salute importante, che in Italia resta troppo spesso privo di assistenza adeguata». Con 8 posti letto (il 10% dei pochissimi disponibili su scala nazionale), di cui 3 per adolescenti con stato di agitazione psicomotoria, il reparto è stato ristrutturato dal Bambino Gesù secondo gli standard internazionali. Gli arredi delle stanze e della sala polifunzionale sono stati realizzati da Abio Roma - Associazione per il Bambino in Ospedale - Onlus, con il sostegno di Lottomatica grazie al Gioco del Lotto e Pallacanestro Virtus Roma tramite il progetto "Il Basket vede con il cuore", finanziato con una donazione legata al punteggio realizzato dalla squadra nelle partite di campionato. I volontari Abio prestano già servizio nel reparto. Un gruppo di disegnatori professionisti, coordinati dal fumettista Gianfranco Tartaglia (in arte Passepartout), ha decorato i pannelli. Lo studio di animazione Matitanimata ha realizzato "in diretta" un breve corto animato con i disegni prodotti dai ragazzi durante la conferenza stampa. L'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù è un punto di riferimento a livello nazionale per la valutazione e il trattamento dei disturbi dello sviluppo e dei disturbi psichiatrici in età infantile e adolescenziale che colpiscono, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa il 20% della popolazione pediatrica. Il reparto si distingue in particolar modo per la diagnosi e la cura dell'autismo, dei disturbi dello sviluppo e degli esordi psicotici. Sono circa 6000 i pazienti visitati ogni anno provenienti da tutta Italia, tra cui più di 300 con Adhd (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) e/o disturbo della condotta, 200 pazienti con un esordio psicotico o uno stato mentale a rischio, oltre 600 con disturbo dello spettro autistico o con sindromi genetiche associate a manifestazioni psichiatriche. Nel solo 2012 sono stati circa 8000 i day hospital e 250 i ricoveri ordinari. «Nonostante l'elevata frequenza, le malattie psichiatriche del bambino e dell'adolescente sono ancora poco conosciute – spiega Stefano Vicari, responsabile dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù – Uno psicologismo medioevale e pregiudizi nella cura la rendono ancora argomento tabù. Nelle scuole di specializzazione di pediatria spesso non si insegna a riconoscere i segni precoci dell'autismo o dell'anoressia, di una depressione o di un esordio psicotico. Così sono ancora moltissimi i ragazzi e le ragazze non diagnosticati e non curati, spesso con effetti drammatici. Un disturbo psichiatrico non riconosciuto al suo esordio o mal curato ha, infatti, un'altissima probabilità di diventare una disabilità cronica in età adulta. Il nostro impegno è quello di diffondere una cultura psichiatrica che faccia della salute mentale una priorità educativa, il cardine del normale sviluppo dei nostri bambini”. “Siamo contenti dei risultati ottenuti grazie a questa collaborazione - commenta Eugenio Bernardi, presidente Abio Roma onlus - Grazie a Lottomatica e Virtus Roma e a tutti coloro che crederanno nei nostri progetti, sempre più bambini e adolescenti potranno ricevere il sorriso di un volontario». «Da diversi anni Lottomatica lavora a fianco della Fondazione Abio per costruire "La rete delle ludoteche", un progetto su scala nazionale che ha permesso di realizzare strutture ricreative per i piccoli pazienti in numerose pediatrie italiane» ricorda Teresa Zompetti, Responsabile Csr di Lottomatica. «Sono felice che questo bel progetto sia stato ultimato e possa dare sorrisi ai piccoli del Bambino Gesù – dice infine Claudio Toti, presidente della Virtus Roma - Abbiamo contribuito assieme ad Abio e a Lottomatica in maniera determinante nella raccolta fondi durante le nostre partite casalinghe con la campagna "Il Basket vede con il cuore". Lo sport deve essere un mezzo utile anche per la solidarietà e siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte per la realizzazione di questo importantissimo reparto di neuropsichiatria infantile». Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il 15%-20% dei bambini e degli adolescenti (circa 1 su 5 ) è colpito da una malattia psichiatrica. In Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra gli under 20 (la prima sono gli incidenti stradali). La depressione colpisce quasi 1 ragazzo su 10, mentre l'anoressia - che è la malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità - colpisce il 2% delle ragazze. La bulimia, i disturbi della condotta, le psicosi a insorgenza anche precocissima (ovvero sotto i dodici anni) sono patologie molto frequenti il cui esordio può essere improvviso quanto imprevisto. È solo per pregiudizio o semplicemente per ignoranza, quindi, se il disturbo mentale è ritenuto esclusivo dell'età adulta. Va sottolineata la ormai cronica carenza di strutture sanitarie nel Paese specificatamente dedicate alla cura di disturbi psichiatrici in età evolutiva e la conseguente assenza di risposte assistenziali adeguate. Basti pensare che in tutta Italia il numero dei posti letto dedicati alla Psichiatria Infantile è pari a 80 e, di questi, dodici sono nel Lazio (di cui 8 all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù), totale superato solo da Liguria, Toscana, Marche e Sardegna, mentre regioni quali Umbria, Abruzzo, Molise, Val d'Aosta, Trentino, Calabria, Basilicata non hanno posti letto dedicati. La conseguenza più frequente a questo stato di cose è che molto spesso il minore con disturbo psichiatrico acuto trova ricovero in strutture non specialistiche, dalla pediatria ai Servizi Psichiatrici per adulti con risposte di cura inadeguate e spesso traumatiche.