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Ilaria Sula, le chat in cui Samson si finge lei: "Ho fatto la birichina"

Augusto Parboni
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Ilaria Sula era già dentro a una valigia quando Mark Samson scriveva alle amiche della studentessa 22enne, uccisa in via Homs, per cercare di depistare le indagini sul delitto. Il filippino di 23 anni ha infatti contattato, con il cellulare della vittima le amiche di Ilaria, spacciandosi per lei, per tranquillizzarle sulla sua «scomparsa». In mano agli inquirenti ci sono infatti le chat tra Mark Samson e le amiche della ragazza iscritta alla facoltà di Statistica. In queste conversazioni l’indagato ha scritto a una delle amiche: «Vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada». E a quel punto Mark invia la foto di un ragazzo all’amica della vittima che risponde: «Lo avete fatto?». E Mark risponde: «Si ho fatto la birichina».

 

La conversazione tra l’indagato e l’amica di Ilaria prosegue, ma a un certo punto la ragazza scrive se Ilaria poteva mandargli la posizione «per sicurezza». E Mark risponde: «Non posso ciccia scusa». A questo punto l’amica inizia a insospettirsi, tanto che chiede «tutto ok?» e Mark scrive «sì stai tranquilla, sono praticamente a Napoli». Ma l’amica insiste: «Mi mandi la posizione?». Niente. Mark Samson risponde: «Non mi va voglio sentirmi libera in tutti i sensi senza che qualcuno mi vede dove sto». E l’amica nella chat: «Sappi che io non ti giudico se sei andata a Napoli o dove sei, di sicuro non faccio vederlo a Mark». E lui chiude rispondendo «se sono nella me..a riesco a uscirne da sola».

Poco dopo, il cellulare di Ilaria, secondo i pm in mano al reo confesso, riceve altre chiamate vocali senza risposta e poi riceve ulteriori messaggi: «Ilaria dove c...o sei? mi ha chiamata tua mamma, rispondimi subito, sta chiamando la Polizia, rispondi a sto c...o di telefono». Ed ecco l’ennesima risposta dell’indagato: «Ti prego mi sono dimenticata proprio che dovevo andare a Terni non sono a Roma».

 

A questo punto, in base alle chat in mano agli inquirenti, l’amica di Ilaria risponde in maniera decisa: «Non mi fido, ti devo sentire». E Mark proverebbe ancora una volta a depistare l’amica: «Non mi funziona il microfono, ha preso acqua». Poi parte una videochiamata da parte dell’amica, ma senza risposta. Poi ancora un messaggio al cellulare di Ilaria: «Ti devo vedere adesso». E lui risponde: «Sto bene c...o». E a quel punto l’amica: «Dico di chiamare la Polizia, ciao». A questo punto, presumibilmente sempre Mark, risponde: «Ma che c...o dici?». E l’amica preoccupata: «La mamma di Ilaria è già partita per andare a Roma contattando la Polizia». E a quel punto l’amica fa altre due videochiamate che non avranno risposta. Ed ecco l’ultima frase dell’amica: «Ti saluto chiunque tu sia», probabilmente avendo capito che a scrivere i messaggi non era Ilaria ma qualcun altro.

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