Acea Run Rome
Acea Run Rome, la Maratona dell'acqua. I 42 secondi di silenzio per il Papa
Sarà un momento solenne in un giorno di grande festa e di sport. Domani, prima del via alla 30ª edizione dell'Acea Run Rome The Marathon, gli atleti osserveranno 42 secondi di silenzio (simbolicamente uno per ogni chilometro della gara) per testimoniare la vicinanza al Santo Padre. Sarà un grande abbraccio collettivo da parte di 30mila maratoneti a Papa Francesco, Vescovo di Roma, un’iniziativa dall’alto valore simbolico. Alle 8 dai Fori Imperiali – Colosseo prenderanno il via oltre 30mila persone provenienti da 126 nazioni del mondo.
Una folla oceanica, festante, allegra, pronta a correre 42,195km attraversando tutte le zone più belle di Roma, da Castel Sant’Angelo ai Lungotevere, il Foro Italico e piazza del Popolo, piazza di Spagna, piazza Navona, per poi arrivare al traguardo per la prima volta al Circo Massimo.
Al 16°km però ci sarà qualcosa di speciale, l’importante e suggestivo passaggio in via della Conciliazione, in piazza Papa Pio XII e Largo del Colonnato, il tutto emozionandosi guardando la Basilica di San Pietro. Il primo traguardo della Maratona dell'acqua (dedicata alla tutela della risorsa idrica per sensibilizzare alla transizione ecologica) è quello di aver raggiunto una trentesima edizione con numeri importanti: oltre 50 mila gli iscritti, 20 mila quelli già pronti per la gara non competitiva di oggi al Circo Massimo (la Acea Water Fun Run con un percorso di 5 km riservato a famiglie, bambini, semplici appassionati e anche amici a 4 zampe impegnati nella Stracanina) e il resto in attesa della grande partenza di domenica.
C'è Daniele Meucci tra i top runner che compirà 40 anni in ottobre, autore nella scorsa stagione di un crono di 2h07'49", tornerà in gara nella maratona della Capitale a sei anni di distanza dall'ultima volta, coincisa con un ritiro.
Sul percorso che va dalla partenza dei Fori Imperiali all'inedito arrivo al Circo Massimo, Meucci incontrerà diversi atleti di buon valore. Sono due i keniani da tenere sotto controllo: Luke Kiprop che si è fatto notare nell'ultima edizione della maratona di Berlino e Brian Kipsang che si rivede a Roma dopo il secondo posto della passata edizione.
Per le donne, il primato resiste invece dal 2019 (2h22:52), merito dell'etiope Megertu Alemu. La più quotata dell'edizione di quest'anno è la keniana Betty Chepkwony. Anche la grande comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, composta da dipendenti, volontari e aziende partner, parteciperà al programma Charity della 30esima edizione della corsa per sostenere il progetto di accoglienza e di cure umanitarie dedicato ai bambini provenienti dall’estero. I runner, divisi in 23 squadre, correranno la maratona a staffetta indossando i pettorali del Bambino Gesù e passandosi il testimone ogni 10 km per un obiettivo comune: offrire ai piccoli pazienti accoglienza e cura.