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Roma, vigili scatenati: 25mila multe al mese: Cerbero inizia davvero a far paura

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Alessio Buzzelli
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Circa 25mila multe a settimana per sosta vietata e altre infrazioni al codice della strada solo nei primi due mesi del 2025: queste le cifre sciorinate dal Vice Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, durante l’audizione della Commissione capitolina speciale Giubileo 2025, convocata allo scopo di fornire un aggiornamento dell’attività svolta finora. «Siamo sulle 25.000 sanzioni a settimana per la sosta in doppia fila e altre trasgressioni stradali» ha spiegato, precisando poi come, secondo le stime, tali sanzioni stiano addirittura «crescendo sempre di più».

 

Basti pensare che nel 2024, anno record, le sanzioni stradali sono state due milioni. Numeri, questi, che, a vederli così, fanno una certa impressione, specie se ad essi si prova ad affiancare il relativo calcolo economico: andando a spanne e immaginando che tutti i sanzionati paghino la propria sanzione entro i primi cinque giorni – per un ammontare medio di circa 30 euro –, l’incasso per il Comune raggiungerebbe i 750.000 euro settimanali, che fanno 3 milioni al mese. Probabilmente un record, ascrivibile certamente ad un rinnovato impegno da parte della Polizia Locale nel controllare le infrazioni commesse lungo le strade della Capitale, ma non solo a questo. Come ricordato dallo stesso Vice Comandante, infatti, oltre alle tante «pattuglie che effettuano il lavoro di controllo in doppia fila e per la rimozione», ciascun gruppo di Polizia, 20 in tutto, da qualche mese «ha in dotazione "Cerbero", che esce quotidianamente e che ci permette di sanzionare i veicoli».

 

"Cerbero" (che, sia ricordato per inciso, deve il suo nome alla terrificante belva a tre teste che secondo la mitologia classica stava a guardia degli Inferi, non esattamente un rimando tranquillizzante), come molti romani ormai sanno, è il nuovissimo dispositivo tecnologico fornito dal comune alle pattuglie, basato sull’utilizzo di una telecamera a doppia direzione con due punti di ripresa e reti neurali per l’uso dell’intelligenza artificiale in grado di osservare, capire e segnalare le anomalie riscontrate durante le attività di pattugliamento. Insomma, c’è un nuovo sceriffo in città, e i risultati s’incominciano a vedere: dopo qualche problema tecnico riscontrato durante le prime fasi di sperimentazione, il dispositivo, lanciato il 19 novembre scorso, in questo inizio anno pare essere entrato in funzione a pieno regime, staccando multe a raffica. L’aumento del numero di contravvenzioni dell’ultimo bimestre è però, a ben guardare, solo la coda di un trend che si mostra in costante e significativa crescita da qualche anno a questa parte.

Per non andare troppo indietro nel tempo, già nel 2023, stando ai dati elaborati dal Codacons, il Comune di Roma aveva incassato dalle multe oltre 172 milioni di euro, segnando un +30% rispetto all’anno precedente, grazie a quasi 2 milioni di sanzioni elevate, di cui 900mila rilevate da parte degli agenti su strada e 1 milione dai vari dispositivi elettronici (varchi Ztl, corsie preferenziali e autovelox). Cifre confermate, e in alcuni casi persino aumentate, nell’anno successivo. Secondo un report stilato sempre dal Codacons, nei primi dieci mesi del 2024 nella Capitale sono state emesse multe per un totale di 88 milioni di euro – il secondo valore più alto d’Italia dopo quello di Milano –, frutto di poco meno di un milione e 700mila sanzioni.

Per fare qualche esempio, rispetto allo stesso periodo del 2023, nei primi dieci mesi dello scorso anno sono aumentate del 5% le multe per sosta selvaggia (quasi duemila al giorno), così come quelle per altre violazioni al codice della strada, che hanno toccato quota 800mila. Naturalmente, questa mole di dati andrebbe contestualizzata in uno scenario di mobilità urbana a dir poco critico: a Roma mancano parcheggi sotterranei, il trasporto pubblico è carente, il traffico è infernale e altri mille problemi che per ragioni di spazio non è possibile elencare. Una cosa però appare certa: di questo passo, qualcuno prima o poi arriverà a chiedere l’istituzione di un "Giubileo delle multe", durante il quale milioni di automobilisti multati potranno chiedere al Comune l'indulgenza amministrativa. Se non plenaria, almeno parziale.

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