
Via Sannio senza mercato, i lavori non sono ancora iniziati. Cosa succede

Un anno fa è iniziata la demolizione del mercato di via Sannio e oggi, dei box di plastica e lamiera che i romani ricordavano, non esiste più nulla. I lavori di ricostruzione però non sono ancora iniziati e l’intervento, ammette il Campidoglio, è in ritardo. Ieri una delegazione di Fratelli d’Italia ha raggiunto i venditori, che sono stati spostati con i banchi sulla strada in attesa che il «loro» mercato venga ricostruito, grazie a un piano da sei milioni di euro di cui 2,5 di fondi giubilari. La riapertura era prevista entro il Giubileo ma, da una parte, le prescrizioni della Soprintendenza statale - spiega il Campidoglio - dall’altra il cambio in corsa del soggetto attuatore, dal Municipio VII a Società Giubileo 2025, hanno comportato l’allungamento dei tempi di progettazione. Di conseguenza la gara per i lavori non è stata neanche avviata.
Da qui le preoccupazioni dei venditori, che peraltro non sarebbero neanche convinti della funzionalità del futuro mercato. «Abbiamo parlato con molti operatori e abbiamo capito che il progetto non sarebbe stato ampiamente condiviso con loro, quindi c’è il rischio di spendere soldi per realizzare un nuovo mercato che non sia funzionale e rispondente alle loro esigenze», affermano il consigliere capitolino di FdI Federico Rocca, il presidente della Federazione romana del partito, Marco Perissa, e il consigliere municipale Walter Conti, che chiedono al Comune di rivedere il progetto in accordo con gli ambulanti.

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Al momento sono previsti 96 nuovi box di vendita (però troppo bassi, secondo gli operatori), il tetto a verde pensile, un punto ristoro panoramico e una nuova piazzetta in via Locri. Però i tempi di realizzazione si sono allungati, e non di poco. «Nell’ordine di qualche settimana», assicura il Campidoglio, è prevista la validazione del progetto. Ma sebbene l’intervento non rientri tra gli interventi «essenziali e indifferibili» dell’Anno Santo, è «essenziale» per la vita del quartiere e i residenti, così come gli operatori, chiedono risposte rapide.
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