Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Strade sequestrate da cortei ed eventi. Proteste da Balduina all'Esquilino

Martina Zanchi
  • a
  • a
  • a

Da Balduina all’Esquilino sale la protesta dei residenti contro le continue e improvvise limitazioni al traffico e al parcheggio dovute a manifestazioni, cortei e persino alle esigenze degli ospiti «importanti» di alberghi di lusso di Roma.

In via Cadlolo e via Tocci, ad esempio, è partita una raccolta firme che sta passando di condominio in condominio e che si trasformerà in un esposto alle autorità con cui chiedere cheil divieto di sosta efermata, che di solito viene imposto per le esigenze dell’hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria (l’ex Hilton), non sia più esteso per centinaia di metri di strada ma al massimo su 40. Quindi lo spazio occupato da otto, dieci auto su ogni lato della strada, e soprattutto che «l’inibizione della sosta/fermata venga comunicata con appositi avvisi almeno 72 ore prima del divieto», si legge nel testo della petizione.

La situazione descritta è al limite della vivibilità e diversi sono gli esempi portati dai residenti. «In ordine di tempo e solo come mero esempio - si legge - si ricorda il caso del settembre 2023, quando il divieto si estese per oltre una settimana a causa di un evento sportivo "Ryder Cup 2023" che però, stranamente, si svolgeva negli impianti sportivi siti nei pressi della via Tiburtina, ossia distante decine di chilometri».

E poi «settembre 2024, altro divieto totale per un "addirittura" mero evento-cerimonia. Segue il periodo 17-24 ottobre 2024, con divieto affisso solo la sera del 16 ottobre 2024, per non meglio precisate esigenze di ordine e sicurezza». L’ultimo caso denunciato risale a pochi giorni fa: «18-20 febbraio 2025 con divieto affisso solo il 17 febbraio 2025 senza alcuna motivazione».

Poco più di un mese fa Il Tempo ha raccolto le lamentele dei residenti del quartiere, attoniti difronte alla comparsa improvvisa di metri e metri di nastro giallo. A volte - altra situazione già segnalata da questo quotidiano, ma in pieno Centro - non compare neanche il cartello che avvisa da quando a quando vige il divieto di sosta. Eppure mettere almeno le informazioni minime per i cittadini è obbligatorio. «A volte lo mettono, altre no. Spesso il divieto compare all’improvviso con il rischio di non trovare più l’auto, se qualcuno non è a casa, perché viene rimossa», spiegava il 12 gennaio scorso il signor Luigi, residente della zona. E la situazione non sembra cambiata.

«È di tutta evidenza - si legge nella petizione - che tale improvvisa situazione costringe centinaia di persone a riprogrammare la propria vita quotidiana, a pena di pesanti multe e rimozione del proprio veicolo». Quando poi c’è di mezzo la cosiddetta utenza debole, come anziani o disabili, la faccenda diventa quasi grottesca. «Si pensi ai giorni di maltempo, ai bisogni di rifornimento alimentare. Se tali divieti sono già "fastidiosi" per chi è in buona salute figuriamoci per chi è debole, anziano e/o disabile - continua il testo della raccolta firme -Tutto ciò, oltre a essere inaccettabile è ancor peggio del tutto superfluo e, quindi, inutile. Del resto, se per tutelare l’incolumità di alcuni ospiti dell’albergo si considerano necessarie tali vistose limitazioni, appare evidente che l’hotel non è idoneo al soggiorno di tali personaggi».

Considerazioni dei residenti a parte, la richiesta portata avanti con la petizione è di compromesso: ridurre l’estensione dei divieti e soprattutto informare puntualmente i residenti, che subiscono i maggiori disagi. Gli stessi, o quasi, vissuti da chi abita nelle zone in cui si concentrano cortei e manifestazioni di protesta con più o meno sempre gli stessi percorsi. Tra le vie e piazze più gettonate per cortei e sit-in (e in certi periodi se ne fanno anche due a settimana) ci sono ad esempio piazza dell’Esquilino, via Merulana, viale Manzoni, piazza Vittorio, via Labicana, piazza Santi Apostoli e via Cavour. Anche in questi casi, trovare un cartello informativo sui nastri gialli è come cercare l’ago nel pagliaio.

Dai blog