lo stadio abbandonato
Flaminio conteso, Roma Nuoto "segnala" il sindaco all'Anac
Sulla scrivania dell’Autorità anticorruzione è arrivata una segnalazione che riguarda il sindaco, Roberto Gualtieri, presentata venerdì dalla società mandataria del progetto Roma Nuoto per la riqualificazione dello stadio Flaminio. Secondo quanto si legge, le parole di apprezzamento del primo cittadino nei confronti del piano da 400 milioni presentato dalla Ss Lazio (che a sua volta aspira al Flaminio per farlo diventare lo stadio dei biancocelesti), a margine dei festeggiamenti per i 125 anni del club, sarebbero «sostanzialmente anticipatorie dell’esito del procedimento e fortemente favorevoli rispetto a ipotesi progettuali alternative». Ovvero quella della Lazio. Il 19 dicembre Roma Nuoto ha avuto il parere favorevole della conferenza dei servizi sul proprio progetto e attende la valutazione della giunta sul pubblico interesse. Non è la prima volta che frasi di membri dell’amministrazione sul Flaminio finiscono al vaglio dell’Anac. A maggio, infatti - come rivelato da Il Tempo-una segnalazione analoga, presentata sempre dalla società mandataria Costruzioni civili e commerciali spa, ha riguardato l’assessore allo Sport Alessandro Onorato e in seguito l’Anticorruzione ha avviato un monitoraggio sull’iter.
Ora però a finire sotto la lente dell’Anac sono le parole del sindaco. Giovedì scorso Gualtieri ha risposto alle domande sul progetto del club di Formello: «È arrivato uno studio molto serio e poi un progetto che ci è stato formalmente presentato. Non siamo più nella fase della discussione astratta», ha detto Gualtieri, aggiungendo che il piano della Lazio sarà esaminato «con la massima cura, serietà e scrupolo dentro un quadro di adesione alle complesse norme che esistono ma che sono anche garanzia chele cose si faranno seriamente. E poi- ha continuato- senza anticipare la valutazione, posso dire che noi vediamo molto favorevolmente l’idea della Lazio, che riqualifica un grande luogo dello sport oggi nel degrado per fare la casa della Lazio». Lo studio è stato illustrato dal patron Lotito il mese scorso in Campidoglio e si attende l’avvio della conferenza dei servizi. Intanto però la richiesta all’Anac del gruppo Roma Nuoto è di avviare un’istruttoria, ma non solo sulle parole di Gualtieri, bensì anche sul «motivo del mancato passaggio alla fase conclusiva del procedimento mediante la dichiarazione di pubblico interesse».
Leggi anche: Roma, sfregio al poliziotto morto: "Meno 1 Acab". La denuncia: clima da caccia allo sbirro
Sempre venerdì, infatti Costruzioni civili e commerciali ha inviato al Comune un sollecito a dichiarare o meno il pubblico interesse, «tenuto conto della scadenza di ogni termine di legge». Se questo non avverrà, il passo successivo sarà la messa in mora. Al Flaminio, con 55 milioni, Roma Nuoto vuole realizzare entro il 2028 una centro per calcio femminile (ci sarebbero già state interlocuzioni con la Roma), nuoto e padel, e ha inviato al Comune anche l’asseverazione del Piano economico-finanziario e la manifestazione d’interesse di Prelios Sgr a finanziare l’opera con un fondo d’investimento. Tra i potenziali partner c’è poi il fondo tedesco Patrizia Ag mentre Lux Entertainment spa (nota per Christmas world e This is wonderland) sta valutando di gestire parte del complesso. In serata intanto sono arrivate precisazioni del Campidoglio, che afferma di stare «rispettando rigorosamente tutte le procedure e che Roma Capitale è tenuta a esaminare tutti i progetti presentati. Sarà poi facoltà del Comune scegliere sulla base dell’interesse pubblico. Peraltro è stata proprio questa amministrazione a favorire la prosecuzione dell’iter in conferenza dei servizi del progetto della Roma Nuoto». Conferenza dei servizi che, tuttavia, è stata riaperta a seguito di una sentenza del Tar.