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Il campo rom chiude, bando per svuotare Castel Romano

Massimiliano Gobbi 

Il Comune vuole chiudere il campo nomadi di Castel Romano e lo farà entro ottobre 2026. Il dipartimento Politiche sociali e Salute ha indetto un bando di gara, per un importo complessivo di circa due milioni e 398 mila euro, finalizzato alla realizzazione di azioni di accompagnamento e inclusione per il superamento del villaggio attrezzato di Castel Romano. Si tratta di uno dei principali insediamenti della Capitale, dentro cui vivono 439 persone di etnia rom, sinti e camminanti. Un villaggio attrezzato che il Comune promette di smantellare da diversi anni, senza mai riuscirci.

Ora, però, la situazione sembra essere cambiata grazie a un «Piano d’azione cittadino» che prevede lo smantellamento dei villaggi attrezzati entro il 2026, che si aggiunge al bando di gara stesso, che rientra in una strategia più ampia per il superamento del “«Sistema campi» di Roma Capitale. Un progetto che ha una durata preventivata dal 1 marzo 2025 al 31 ottobre 2026, con offerte per il bando da presentare esclusivamente attraverso la piattaforma online «TuttoGare» entro le ore 12 del 6 febbraio. In meno di due anni, quindi, il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore capitolino al Sociale, Barbara Funari, avranno l’onore e l’onere di riuscire a chiudere l’area attraverso un piano operativo che si articola in quattro sotto-lotti, ciascuno dedicato a specifici aspetti dell’attività: servizi per l’antiziganismo, l’inclusione sociale e la promozione della salute (lotto 1); servizi per la regolarizzazione documentale (lotto 2); servizi per l’accesso all’istruzione, alla formazione e al lavoro (lotto 3); servizi di housing (lotto 4).

  

Un piano che prevede l’entrata in scena di varie società private intermediarie che avranno lo scopo di sostenere gli abitanti del campo nomadi nel loro percorso di inclusione-regolarizzazione. Tra i punti chiave c’è il sostegno abitativo: verranno stanziati circa 730 mila euro per coprire le spese di alloggio temporaneo, offrendo alle famiglie il tempo e le risorse necessarie per adattarsi alla nuova realtà.

Smentito, intanto, dal Campidoglio, lo spostamento verso Pomezia dei nomadi di Castel Romano nelle 120 unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica oggetto di un bando pubblicato dal Campidoglio e finalizzato a reperire immobili da affittare sul mercato nella cittadina dell’hinterland. «Le case che il Comune sta cercando a Pomezia e nel Municipio XI non sono per nuovi inquilini - afferma l’assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi - ma per gli inquilini che già vivono nelle nostre case popolari, i cui contratti di locazione vanno rinnovati attraverso delle procedure a evidenza pubblica».