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Capodanno Roma, dal Concertone al concertino: le band in lizza. E Gualtieri fa finta di niente

Carlo Antini

La montagna ha partorito il topolino. Manca ancora l’ufficialità ma si va verso il trasloco del Concertone di Capodanno. Dopo le polemiche provocate dall’esclusione di Tony Effe per i testi sessisti, il Campidoglio avrebbe deciso di spostare l’evento dal Circo Massimo alla più raccolta piazza del Popolo. Cambiamenti obbligati anche per il cast: al posto del 33enne trapper romano, di Mahmood e Mara Sattei, ci saranno artisti pensati per un pubblico più attempato. Si parla del rock progressivo della Premiata Forneria Marconi, del folk-rock romano dell’Orchestraccia e della disco music degli Earth Wind and Fire. L’ipotesi «concertino» ha scatenato l’opposizione in Campidoglio.

 

  

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Come dimostrano le parole di Federico Rocca, consigliere di FdI e presidente della Commissione Trasparenza. «Mancano pochi giorni al fatidico conto alla rovescia per il nuovo anno e nessuno sa ancora cosa accadrà con il concertone al Circo Massimo - attacca Rocca Dopo il pasticcio Tony Effe, la situazione sembra aver travolto il Campidoglio, tant’è che il Concertone sembra essere a rischio o, nella migliore delle ipotesi, si tratterà di un concertino con tutto il rispetto per chi potrebbe esibirsi. La Capitale d’Italia non merita questo pressappocchismo e con dispiacere e un po’ di invidia guarderemo le immagini dalle altre capitali. I romani non lo meritano, per questo valuteremo con attenzione le responsabilità di chi ha generato questa situazione, poiché evidentemente c’è stata troppa leggerezza che ora rischia di penalizzare l’immagine e l’economia della città e ci auguriamo che Roma Capitale non debba pagare anche delle penali. Gualtieri e l’oramai afono Onorato dovrebbero vergognarsi per la figuraccia che stanno facendo fare alla Capitale d’Italia».

 

Non sembra preoccupato il sindaco Gualtieri che rivendica la scelta. «Pentito di aver rinunciato a Tony Effe? No, abbiamo fatto una scelta di principio che rivendico - ha detto il sindaco su Radio 24 - L’errore è non averla fatta prima, mi sono scusato anche con Tony Effe. Non me la sono sentita di organizzare come Roma Capitale un concerto in cui si sarebbero cantante canzoni con un forte linguaggio violento e sessista». Chi si sta sfregando le mani è proprio Tony Effe che ha chiamato a raccolta i fan per il suo contro-Capodanno al Palaeur.

In centinaia ieri l’hanno incontrato nella Discoteca Laziale dove ha firmato il disco «Icon». Ha promesso una festa con molti ospiti tra cui probabilmente ci saranno Mahmood, Mara Sattei e Gaia. Per il concertino di Capodanno sembra essere davvero tutto in salita.