pasticcio di capodanno
Gualtieri scarica sulle femministe, corsa contro il tempo per salvare il Concertone
Concerto di Capodanno, Gualtieri tenta di scaricare sulle femministe. A Roma la foglia di fico del politically correct è troppo piccola per coprire l’imbarazzo provocato dal pasticcio del Circo Massimo. Prima l’invito a Tony Effe, l’annuncio del cast in pompa magna e il repentino passo indietro dopo aver letto i testi del rapper. Poi la slavina provocata dalla defezione degli altri due cantanti: Mahmood e Mara Sattei. Ma non bastava. Ieri il primo cittadino ha confermato da chi è venuta la richiesta di bloccare il cantante. «Le donne che gestiscono i nostri centri antiviolenza e che fanno un lavoro sul campo mi hanno scritto- ha detto Gualtieri in tv - Sono state loro che ci hanno spinto a fare questo passo indietro. Noi abbiamo difficoltà a fare il nostro lavoro contro il linguaggio violento e sessista, hanno detto. Se poi con i soldi pubblici il Campidoglio fa cantare esattamente quelle cose che noi diciamo essere sbagliate... Lì ho riconosciuto l’errore fatto, non voglio mettere in difficoltà le persone che lottano sul campo contro la violenza sulle donne. Allora ho chiesto scusa al cantante che ha subìto un torto e che era stato originariamente invitato e gli abbiamo detto canta dove ti pare ma nel nostro concerto preferiamo avere un altro tipo di contenuti. Assolutamente, non c’è nessuna censura, tanto è vero che Tony Effe farà un suo concerto privato e noi abbiamo detto subito sì, ci mancherebbe, non abbiamo mai voluto censura re nessuno perché la libertà d’espressione è sacra».
Tony Effe non se l’è lasciato ripetere due volte. Nel giro di poche ore ha organizzato il suo contro-Capodanno al Palazzo dello Sport dell’Eur al costo simbolico di 10 euro a biglietto. Con tanti saluti al Circo Massimo e tanti ospiti sul palco. Chissà che tra loro non ci siano anche Mahmood e Mara Sattei. «Non sarò solo sul palco - ha confermato il rapper sui social - Sarà una vera e propria festa». Per il momento la festa l’ha fatta al Campidoglio protagonista di una vera corsa affannosa contro il tempo. All’assessorato Grandi eventi sono ore frenetiche con l’obiettivo di trovare un sempre più difficile piano B che possa portare un cast alternativo al Circo Massimo. L’annullamento totale dell’evento provocherebbe un ulteriore danno d’immagine alla Capitale e un’ingente perdita economica per tutto l’indotto. Dopo giorni di comprensibile silenzio, abbiamo provato a contattare Alessandro Onorato visto che sono tutti in attesa delle prossime mosse. Ma lo staff dell’assessorato ci ha risposto con un laconico: «In questo momento conta più rimanere in silenzio che qualsiasi parola». Chissà se a parlare resteranno solo Tony Effe e i suoi amici.