Stazione Tuscolana, scatta lo sgombero: blitz nelle "favelas"
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, è iniziato un nuovo sgombero dell’accampamento abusivo nei pressi della stazione Tuscolana a Roma. L’area, diventata simbolo di degrado e disagio sociale, era già stata liberata lo scorso luglio, ma aveva visto nuovamente crescere insediamenti informali di senzatetto. Il provvedimento, coordinato dalle forze dell’ordine e dagli operatori dell’AMA, si inserisce in un piano di azioni volto a restituire decoro e sicurezza al quartiere, spesso al centro delle proteste dei residenti.
La stazione Tuscolana e le aree limitrofe sono diventate negli ultimi anni il rifugio per numerosi senzatetto, spesso spostatisi da altri accampamenti smantellati, come quello di piazza Ragusa. L’accampamento ha rapidamente generato condizioni di degrado con accumuli di rifiuti, odori insopportabili e il rischio di tensioni sociali. A denunciare tale situazione, da oltre un anno, proprio il nostro quotidiano Il Tempo che in più di un'occasione aveva pubblicato un dossier con tanto di dichiarazioni di residenti esasperati, alle prese con bivacchi, litigi, e situazioni di pericolo che rendevano la zona invivibile soprattutto nelle ore serali.
“Viviamo in un incubo quotidiano, con sporcizia e paura” aveva dichiarato un residente. La situazione non è migliorata neanche con la presenza di aziende importanti nelle vicinanze, i cui dipendenti lamentano le stesse difficoltà".
Nel frattempo, il senatore Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza di interventi per prevenire nuove occupazioni e ridare dignità ai quartieri, compreso il VII Municipio di Roma Capitale. “Riqualificare e dare nuova vita ai territori è fondamentale per prevenire fenomeni di degrado,” ha dichiarato, rimarcando l’urgenza di garantire la sicurezza dei cittadini e promuovere attività sociali e culturali. “Siamo al fianco dei cittadini che vogliono vivere in serenità e sicurezza i propri territori, dei comitati di quartiere per svolgere attività di carattere sociale e culturale, per dare nuova vita a piazze, strade e luoghi di aggregazione, al fine di evitare che anche questi possano diventare luoghi di marginalità e abbandono - aggiunge Scurria - È fondamentale fare attività di questo tipo, poiché riqualificando e dando nuova luce ai territori si può prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive e del degrado. Nei nostri quartieri non c’è spazio per delinquenza e insicurezza, ma solo per la legalità e spazi destinati alla crescita culturale e sociale”.
Nonostante il successo dello sgombero, il timore che si tratti di una soluzione temporanea è diffuso. Per contrastare efficacemente il fenomeno, saranno necessari interventi di lungo periodo, tra cui: piani di inclusione sociale per aiutare le persone senza fissa dimora; progetti di riqualificazione urbana, per trasformare aree degradate in spazi di aggregazione; maggiore vigilanza e manutenzione, come promesso dalle autorità locali, per impedire nuovi insediamenti.
I residenti del VII Municipio chiedono azioni rapide e concrete, soprattutto in vista del Giubileo 2025, evento che porterà milioni di persone nella Capitale.
Lo sgombero odierno rappresenta un passo avanti nella lotta al degrado urbano, ma il percorso verso una soluzione definitiva richiede un impegno continuo da parte delle istituzioni, della comunità e dei cittadini.
"Siamo contenti che rimanga sempre alta l’attenzione nel quadrante e continueremo ad interloquire con il Prefetto affinché la zona venga messa in sicurezza per ridare dignità e sicurezza ai cittadini del quartiere - commenta Cristina De Simone consigliera in quota Fratelli d'Italia nel VII Municipio - Il responsabile Ferrovie, intanto, riferisce che saranno chiusi sistematicamente i due cancelli principali della stazione Tuscolana divenuti facile accesso per i senzatetto. Ne sono stati informati i responsabili, compreso il banco alimentare, che dovranno ad ogni passaggio all'interno della stazione richiudere immediatamente tali cancelli. E’ già presente un corpo di addetti alla sicurezza in stazione che continuerà a vigilare durante la demolizione delle baracche. I tempi previsti sono i mesi di attesa febbraio-marzo, poiché le procedure sono complesse".