dem in bambola

Psicodramma nel Pd: "Non lasciare la sicurezza alla destra", l'appello di Onorato

Nel Pd scoppia il dibattito sulla sicurezza, tema centrale per gli elettori ma ormai lontano dalla visione politica dei dem. Un colpo lo batte Alessandro Onorato, l'assessore capitolino e membro dell'assemblea nazionale Pd. "Perché una questione centrale come la sicurezza sembra essere un tabù per il nostro Pd? E’ un tema troppo importante per lasciarlo alla destra che non se ne occupa mai veramente, ma sembra utilizzarlo strumentalmente soltanto per alimentare l’odio sociale in una sorta di costante campagna elettorale. Eppure proprio su questo campo le destre dimostrano una clamorosa distanza tra promesse e fatti concreti", scrive in un intervento sul Foglio.

Onorati afferma che il tema della sicurezza è alla base dei successi elettorali del centrodestra, mentre "i dati ci dicono che i reati crescono in molte città e aumenta vertiginosamente la percezione di insicurezza tra la gente. E senza sicurezza, si sa, non c’è libertà", afferma l'assessore. "Oggi la domanda di sicurezza proviene, prevalentemente, dai ceti medi e bassi. Sono loro che si rivolgono allo stato poiché, a differenza delle classi agiate, non dispongono di mezzi propri per tutelarsi. Anche su questo dovrebbe aprirsi una seria riflessione politica a sinistra", afferma il dem.

  

"Noi del Pd siamo i più bravi a spiegare che la povertà, la mancata istruzione, un contesto di violenza siano territorio fertile per generare criminalità, emarginazione", spiega Onorato, "quanto sia prezioso recuperare i detenuti ma non riusciamo a far capire chiaramente agli italiani che il Pd sta sempre dalla parte di chi un reato lo subisce. Non può passare il messaggio che giustifichiamo uno scippatore solo perché ha avuto in sorte una storia disgraziata, e tantomeno che troviamo attenuanti per chi brucia rifiuti in un campo rom, perché il fumo tossico di quei roghi finisce direttamente nella finestra di una casa che sarà sicuramente in periferia e non nel centro delle città italiane. E in quella casa è probabile che viva una coppia, e magari uno dei due è disoccupato, e l’altro guadagna poco più di 1.200 euro al mese con i quali viene pagato un mutuo o un affitto per un affaccio su una distesa di roulotte invece che su un parco verde". Insomma, "questo è il mondo reale".