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Roma, sospetta contaminazione da plutonio nel centro ricerche Enea

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Un lavoratore del centro di ricerche di Casaccia, alle porte di Roma, è stato esposto a radiazioni nell’impianto Plutonio. A darne notizia è l’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. «L’Isin - si legge nella nota dell’ispettorato - nell’immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione nell’impianto e ha raccolto a verbale le dichiarazioni dei responsabili dell’impianto sulla dinamica di quanto accaduto. Parallelamente, sta seguendo l’evolversi della vicenda, che sembra al momento non prefigurare conseguenze severe. Una seconda ispezione è stata già programmata e sarà effettuata nei prossimi giorni. Resta, naturalmente, l’esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale, che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia. Compito dell’Isin - si conclude la nota - è anche accertare, ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità».

L’impianto di Casaccia, si legge sul sito dell’Enea, «è il più grande complesso di laboratori ed impianti dell’Enea. Sorge sulla via Anguillarese, circa 25 km a nord-ovest di Roma, presso il lago di Bracciano».

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