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Roma, “funerale” all'Ama. Sconcerto per il blitz a Rocca Cencia con bara e striscioni

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«Nella serata di ieri, presso l’impianto di Rocca Cencia, ignoti con volto coperto, striscioni e una bara, hanno inscenato un finto funerale quale atto di minaccia rivolto ai responsabili della struttura. Si tratta di un accadimento gravissimo che la Società ha già denunciato alle Autorità competenti». E’ quanto denuncia in una nota l’Ama in merito a un episodio avvenuto nel centro rifiuti di Rocca Cencia, frazione di Roma.

 

 

«Davanti ad una evidente escalation dei toni e delle condotte, chiediamo a tutte le Istituzioni competenti l’impegno affinché continuino ad essere garantite le condizioni per la gestione delle attività della struttura e che l’azienda e i suoi lavoratori possano proseguire ad operare nel territorio con la massima sicurezza e serenità per parte sua Ama, anche a Rocca Cencia, implementerà il suo impegno nel processo in atto di miglioramento strutturale dei servizi di pulizia e di igiene urbana per Roma e nel rigettare ogni atto intimidatorio, esprime la più profonda solidarietà ai responsabili della struttura, assicurando ogni supporto all’incolumità dei propri dipendenti», la reazione del presidente di Ama s.p.a. Bruno Manzi.

 

 

«Ieri sera davanti al centro di trasferenza di Rocca Cencia è stato organizzato un funerale simbolico del territorio, con tanto di bara, per protestare ed esprimere la preoccupazione di un eventuale potenziamento del centro durante il Giubileo e del conseguente aumento dei rifiuti che dovranno transitare. Come FP Cgil Roma Lazio abbiamo più volte evidenziato ad Ama ed al Comune di Roma, che è socio unico della municipalizzata, le criticità di Rocca Cencia e degli altri centri di trasferenza in merito alla quantità dei rifiuti, quindi anche ai carichi di lavoro che gravano sul personale, alle condizioni igienico sanitarie e di tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo convinti che le proteste delle cittadine e dei cittadini nel territorio, anche nelle forme più pacifiche, non possano avere come bersaglio le lavoratrici e i lavoratori di Ama, né creare un clima intimidatorio e di tensione nei loro confronti. Servirebbe, invece, un agire comune nei confronti di Ama e del Comune di Roma affinché si affrontino i problemi tipici di quelle aziende che non hanno un piano industriale all’altezza delle sfide della Capitale, in grado di garantire un servizio e condizioni di lavoro di qualità», il contenuto di un comunicato FP Cgil Roma Lazio sulla vicenda.

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