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Roma, asfalto e mazzette. L'allarme corruzione scattò già con Raggi

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Martina Zanchi
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Già nel 2020 l’Autorità nazionale anticorruzione aveva segnalato al Campidoglio, allora guidato dal sindaco Virginia Raggi, alcune delle imprese oggi coinvolte nell’indagine della procura su presunta corruzione in merito ai lavori di manutenzione delle strade nella Capitale, «chiedendo venissero escluse dai lavori».A rivelarlo sono fonti dell’Anac in merito all’inchiesta che vede indagati, oltre all’imprenditore MirkoPellegrini, considerato il «dominus» del presunto sistema corruttivo, anche cinque tra funzionari capitolini e della società Astral. Nei giorni scorsi, a casa di alcuni dipendenti comunali indagati, i finanzieri hanno trovato denaro contante per 10-15 mila euro. Gli accertamenti della procura riguardano appalti affidati negli ultimi anni, dei quali sono stati acquisiti gli atti presso il dipartimento Lavori pubblici, e tra cui, spiega il Campidoglio,«sono emersi affidamenti, tutti effettuati attraverso le procedure di legge, compresi alcuni interventi giubilari».

 

 

 

Ma il faro dell’Anticorruzione era acceso da almeno quattro anni. «Nel 2022 le criticità rilevate dall’Autorità - rivela l’Anac - sono state trasmesse alla procura di Roma, che sta oggi conducendo le indagini». Dalle analisi svolte «erano emerse gi àdal 2020 varie e molteplici corrispondenze con le imprese degli affidamenti vigilati durante il precedente Giubileo della Misericordia del 2015 - precisa l’Authority di via Minghetti - Allora, con il Comune di Roma era stato attivato il presidio di alta sorveglianza del presidente» e i controlli preventivi «avevano fatto emergere criticità di varia natura». Per questo Giubileo, fa sapere Anac, quel protocollo non è stato riattivato. In ogni caso quattro anni fa a Roma Capitale«fu richiesto di effettuare approfondimenti sulla posizione penale di varie imprese di cui si avvaleva, e alcune figure della società Man & C srl e della LdpStrade srls. Nel 2022,allora, il presidente dell’Anac Giuseppe Busia, decide di segnalare le irregolarità riscontrate alla procura di Roma. Tra queste, le problematiche circa il requisito di regolarità fiscale sulla Man & C Srl (già Road 95 Srl) - scrive l’Autorità - oltre alla lunghezza dei tempi di aggiudicazione, dopo aver richiesto ulteriori chiarimenti al Comune, da Anac ritenuti non soddisfacenti».

 

 

Tra i numerosi appalti affidati da diverse strutture capitoline anche prima del 2020 - periodo che non sarebbe attenzionato dall’odierna inchiesta - ci sono la manutenzione ordinaria sulle strade del Municipio XIV (gara bandita nel 2018eaffidataadaprile 2021, per oltre 1,5 milioni di euro su una base d’asta di 2,35) e l’accordo quadro del 2018 per la manutenzione ordinaria delle «strade di Grande viabilità ex ente Eur», per 663 mila euro.Nel 2020 invece Zara Appalti ottiene l’appalto per la manutenzione straordinaria di via Tor Carbone, da via Appia Antica a via Viggiano, offrendo un ribasso di circa il 33%. Le ditte che, secondo la procura, fanno capo a Pellegrini si trovano anche dentro tanti raggruppamenti d’impresa che si sono aggiudicati gare come quella perla riqualificazione dell’asse di via Mercede, da via Crispi a via del Corso, affidata nel 2020 all’azienda Maccari scavi (estranea all’inchiesta) in raggruppamento con La Fenice srl. Si tratta, in questo caso, di un intervento del Giubileo della Misericordia 2015, effettuato come spesso accade diversi anni dopo l’evento. 

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