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Roma, partigiani o foibe quel parco conteso che divide. Il caso a Torre Angela

Massimiliano Gobbi
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Dopo la cerimonia di intitolazione del parco di via Celio Caldo a Torre Angela alle «Staffette partigiane» arrivano due aree ludiche dedicate a Giuseppina Ghersi e a Norma Cossetto, entrambe vittime dei partigiani, italiani nel primo casi, jugoslavi nel secondo. Ad annunciarlo è il presidente del VI Municipio delle Torri, Nicola Franco, a pochi giorni dall’inaugurazione blindata, e tra le polemiche, avvenuta lunedì mattina dell’area verde di via Celio Caldo, diventata nelle ultime ore terreno di un acceso scontro politico. L’evento, che ha incontrato l’opposizione della maggioranza in Consiglio municipale, ha celebrato il contributo delle donne nella resistenza alla presenza di esponenti dell’ANPI romano, dell’assessore alla cultura e alla memoria, Massimiliano Smeriglio, e delle consigliere capitoline, Nella Converti, presidente della commissione per le politiche sociali, e Michela Cicculli, presidente della commissione per le pari opportunità.

 

 

Un’iniziativa che il VI Municipio di Roma Capitale considera un atto «anti democratico, violento e irrispettoso», verso tutti i cittadini, perché deciso unilateralmente da Roma Capitale nonostante dal Municipio fossero state votate mozioni (nel 2018 e nel 2022) per intitolare il parco ai martiri delle foibe e a Norma Cossetto. Il 17 marzo dello stesso anno, invece, in aula Giulio Cesare i consiglieri Cicculli e Converti hanno presentato una mozione chiedendo invece di intitolare l’area verde alla "staffetta partigiana" Tina Costa, morta il 20 marzo del 2019. Il regolamento, però, parla chiaro: le intitolazioni possono riguardare persone morte da almeno 10 anni. A marzo del 2024 è arrivato il terzo atto, votato all’unanimità dal Consiglio municipale, per richiedere l’intitolazione a Norma Cossetto e Giuseppina Ghersi. Tanto è bastato all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) per "entrare in scivolata" e provare ad aggirare l’ostacolo della toponomastica.

 

 

L’associazione ha scritto all’ormai ex assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor, chiedendo l’intitolazione alle "Staffette Partigiane" e trovando la sua approvazione. «Una vera e propria mancanza di rispetto istituzionale - dice Nicola Franco, presidente del VI Municipio Le Torri -. È bastata una letterina dell’Anpi per passare sopra a tutto e fare un torto al territorio, non rispettando una volontà popolare. Ora andremo spediti per la nostra strada decidendo noi come intitolare le aree che ci competono. Il PD non ci ha rispettato, pertanto, ora procederemo autonomamente, intitolando a Ghersi e Cossetto due aree ludiche all’interno dell’area verde».

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