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Fontana di Trevi d'acciaio, la rassicurazione di Gualtieri: “Dura poco, così risparmiamo”

Martina Zanchi
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Alla luce dei costi sostenuti e delle tempistiche la passerella di metallo che campeggia sopra la Fontana di Trevi era la soluzione migliore secondo il sindaco, Roberto Gualtieri, per consentire ai turisti di godere del monumento anche durante il restauro. «E poi ribadisce più volte il primo cittadino - non è affatto brutta».

Sindaco, ieri ha detto che la nuova prospettiva sulla Fontana di Trevi è spettacolare. Verrebbe da dire: peccato per la passerella...
«Non sono d’accordo, l’ho percorsa e posso assicurare che è decorosa e che è stata molto apprezzata. C’era una fila lunghissima e ordinata di persone che volevano salirci e tanti si sono complimentati. Dopodiché, c’è una ragione precisa per non aver replicato la passerella trasparente della volta scorsa. Il restauro del 2015, finanziato da un privato, è durato un anno e mezzo e per montare quella pedana di vetro ci sono volute quattro settimane. Quello che stiamo facendo ora, invece, è un intervento di manutenzione straordinaria che sarà molto più veloce, durerà due mesi e ci sono voluti quattro giorni per allestire questa passerella che, comunque, ribadisco essere decorosissima. C’è poi una questione di costi: la passerella del 2015 era costata intorno ai 200 mila euro, quasi più dei lavori di manutenzione che stiamo eseguendo adesso, mentre quella attuale costa forse un quarto della precedente. Se avessimo speso di più per la passerella che per i lavori stessi, finanziati con risorse pubbliche, saremmo stati sicuramente criticabili. Infine, rispetto al modello precedente, quello che abbiamo allestito consente una maggiore accessibilità per tutti, grazie ai corrimani di diverse altezze: persone anziane, bambini, diversamente abili e in carrozzina. La ringhiera poi è leggermente più bassa e permette una maggiore visibilità».

 

 

È stata criticata anche la piscina per il lancio delle monetine. Pare, ad esempio, che non sia piaciuta molto ai commercianti.
«Premesso che una struttura pressoché identica era stata montata anche durante i lavori di dieci anni fa, non mi risulta che i commercianti siano scontenti e soprattutto quella piscinetta è fondamentale, oltre che decorosa. Basta dire che una parte dei lavori di manutenzione in corso consiste proprio nel rimuovere gli effetti del lancio delle monete all’interno della fontana, perché si creano delle micro-lesioni. Ora che è vuota è facile immaginare che danno si sarebbe creato, senza l’acqua ad attutire l’impatto. Inoltre la piscina serve anche a mettere in sicurezza gli operai, che stanno lavorando e che rischiavano di essere colpiti. Voglio dare un dato: in una sola settimana la tanto vituperata piscinetta ha già permesso di recuperare 10 mila euro. Significa che, grazie alla Caritas che gestisce il raccolto, quasi tremila persone avranno un pasto gratis».

Quando saranno smontate passerella e piscina?
«Entro dicembre verranno rimosse entrambe. Ci vorranno poi pochi giorni, sempre entro dicembre, per riempire di nuovo d’acqua la Fontana di Trevi che a quel punto tornerà esattamente come prima. Anzi, invito i romani ad approfittare di questa passerella, perché avvicinandosi al gruppo marmoreo delle statue c’è l’opportunità unica di vedere dettagli che, da lontano, possono sfuggire».

 



Ci conferma che a gennaio resterà l’accesso contingentato?
«Lo stiamo sperimentando proprio in questa fase, vogliamo capire quanta fila si crea, quanto è lunga l’attesa, quanto tempo le persone restano a guardare il monumento. Io sono abituato a ragionare empiricamente e quindi, se l'esperienza di questi due mesi ci darà ragione, la nostra idea è proprio di mantenere il contingentamento. Anche perché grazie ai restauratori ho potuto vedere che l’eccessiva presenza di persone sedute sulla fontana crea danni al marmo».

Come funziona la sperimentazione?
«Ci sono cinque operatori che controllano gli accessi: due all’entrata, due all’uscita e un coordinatore. Grazie a un contapassi elettronico, posizionato sul tappeto, possiamo verificare quante persone entrano (al momento la capienza massima contemporanea è di 130 persone, ndr) e ieri mattina ho visto una fila molto disciplinata, lunga decine di metri, segno che l’iniziativa è apprezzata. Per il futuro si sta valutando come impostare gli accessi, se a gruppi o meno, perché non vorremmo mettere limiti di tempo consentendo a tutti di restare ad ammirare la Fontana per quanto desiderano. Posso già dire, comunque, che non ci saranno tornelli o altre strutture invasive, forse un cordoncino».

Cosa può dire sul biglietto a pagamento per la Fontana di Trevi? Sarà introdotto nel 2025?
«Per il momento non è previsto e lo decideremo eventualmente in una seconda fase, quindi non so dire se avverrà o meno nel 2025. La priorità ora è capire se il contingentamento funziona e se funzionerà bene anche senza la passerella. Solo a quel punto valuteremo i costi e i benefici dell’ipotesi di introdurre un ticket».

 

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