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Roma, l'odio antisemita dilaga: "Israele come un tumore da debellare"

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L'odio antisemita dilaga. Cori contro Netanyahu, Meloni, Biden. Monta la protesta dei pro-Pal giunti a piazzale Ostiense per manifestare in difesa della Palestina e del Libano. Sono ormai circa cinquemila i presenti nella piazza, malgrado il divieto imposto dalla questura che continua a presidiare la zona con molti mezzi blindati parcheggiati intorno all’area. "Che vincano i repubblicani o i democratici, niente cambierà. Sappiamo tutti qual è la linea di Trump e sappiamo anche quale sarà la linea di Harris, che ha già espresso pieno sostegno a Benjamin Netanyahu": sono le parole che un manifestante ha urlato, con un microfono in mano, in merito al supporto offerto dagli Usa allo Stato ebraico, che il 7 ottobre è stato colpito da Hamas.

 

 

 

Lo testimonia un video, che su X sta già attirando l'attenzione di tantissimi utenti. "Solo la lotta porta i risultati, solo le rivoluzioni cambiano il corso della storia. Israele è uno Stato usurpatore, è uno Stato canaglia, è un tumore e come ogni tumore deve essere debellato. Viva la lotta, viva la resistenza palestinese", ha continuato il manifestante, circondato da una folla di antagonisti che oggi, nella Capitale, hanno sfidato il divieto e preso parte a un corteo non autorizzato. "Nonostante il divieto siamo scesi in piazza perché abbiamo una responsabilità storica. Chiediamo la fine dei bombardamenti. L'Italia deve prendere una linea chiara. C'è stata una mistificazione su questo corteo. Ci hanno detto che era una celebrazione di Hamas, ma noi siamo qui per commemorare i nostri morti, i morti palestinesi. Gli unici che fanno celebrazioni qua in Italia sono gli amici di Israele e l'industria bellica italiana". Così dal megafono, uno dei rappresentanti dell'Unione democratica arabo-palestinese. 

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