mobilità in tilt

Roma paralizzata per lo sciopero dei trasporti. Commercio in ginocchio

Damiana Verucci - Massimiliano Gobbi

Lo sciopero nazionale del trasporto pubblico paralizza, letteralmente, la Capitale. Un ingorgo colossale ha caratterizzato i quartieri a ridosso del centro storico, subito fuori la Ztl, con effetto domino nelle zone più periferiche, per tutta la giornata. Non è certo il primo venerdì nero per il trasporto, ma scene come quelle di ieri non si vedevano da tempo: automobilisti bloccati anche ore per raggiungere il posto di lavoro o, di ritorno, la propria abitazione; improperi verso i vigili che hanno assorbito la rabbia dei cittadini cercando di far scorrere un traffico sempre più congestionato man mano che le ore passavano; incidenti, mezzi di soccorso bloccati.

 

  

 

Per i commercianti è stata una catastrofe sul fronte degli acquisti: meno 80% in centro, lamenta Massimo Bertone, presidente di Federmoda Confcommercio. Dunque l’appello: «Il Campidoglio apra almeno i varchi della Ztl in concomitanza di scioperi, eventi o manifestazioni». La giornata di ieri sembra aver provocato non poca irritazione a Palazzo Senatorio. Tanto da indurre l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, a chiedere a governo e sindacati di trovare un accordo. «Facciamo questo appello nell’interesse dei romani - ha dichiarato l’assessore -. Il protrarsi di questo mancato rinnovo del contratto pesa a Roma molto di più che nel resto d’Italia, visti i mesi decisivi che porteranno al Giubileo con tanti cantieri e la riqualificazione di molti servizi». E c’è un caso nel caso: ieri la fascia di garanzia che era stata prevista per lo sciopero non è stata rispettata sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, così i pendolari hanno deciso di mobilitarsi per avviare una denuncia collettiva. Fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20, infatti, i treni sarebbero dovuti passare ma qualcosa è andato storto. Dalle prime ore del mattino, così come accaduto durante lo sciopero del 9 settembre, si sono registrate corse soppresse che hanno lasciato a piedi centinaia di viaggiatori. Solo nella tratta urbana sono saltate le corse da piazzale Flaminio delle 5:35, 5:45, 6:15; da Montebello, invece, sono state soppresse quelle delle 6:05, delle 6:15 e delle 6:50, con forti ritardi anche sulle extraurbane.

 

 

«È inaccettabile – commenta Fabio Rosati dal comitato pendolari Roma Nord – non c’erano nemmeno le navette sostitutive. E oggi la classe politica regionale e comunale ha il coraggio di discutere se aumentare le tariffe». Le testimonianze di chi non è riuscito a usufruire del servizio negli orari garantiti verranno inviate alla Commissione di garanzia sugli scioperi ma non è escluso che il comitato possa rivolgersi anche ad associazioni di tutela dei consumatori. Intanto anche questo week end rischia di essere critico, tra cortei ed eventi sportivi. Oggi, dalle 15 alle 19, una manifestazione sfilerà da piazza Vittorio a piazzale Tiburtino mentre, dalle 14.30, i ciclisti pedaleranno da largo Ricci a piazza del Campidoglio. Sempre oggi, dalle 16, un altro corteo si svolgerà da piazza Santi Apostoli fino a piazza del Popolo. Domani invece in mattinata è in programma la manifestazione BiciRoma, con partenza e arrivo a piazza del Popolo.