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Roma, Gualtieri fa sperare i cittadini di Prati: "A piazzale Clodio nuovo parking interrato"

Martina Zanchi
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Su piazzale Clodio «vogliamo intervenire perché oggi è una colata di cemento. Chiederemo che si faccia un grande parcheggio sotterraneo per togliere tutte le macchine e renderlo un altro polmone verde». È stato il sindaco, Roberto Gualtieri, a dare una speranza ai residenti e ai tanti frequentatori di un quadrante, quello di Prati, soffocato dal traffico perché raccoglie importanti servizi e uffici. A partire dalla Città giudiziaria, con la procura, il tribunale e la corte d’appello, fino alle tante ambasciate e alla sede Rai di via Teulada. L’idea di realizzare un parcheggio interrato non è nuova (ci sarebbe infatti un vecchio progetto da recuperare) e l’area individuata a piazzale Clodio è compresa, da un lato, tra via Riboty e viale Mazzini, e dall’altro tra viale Falcone e Borsellino e via Accinni. Il percorso non sarà rapido ma in Campidoglio c’è ottimismo sulla possibilità di avviare velocemente l’iter.

 

 

Sono partiti ieri invece i lavori di riqualificazione di viale Mazzini, che si concluderanno per agosto 2025. Il progetto è finanziato con due milioni dal Bilancio capitolino e prevede la sistemazione delle pavimentazioni, dei cigli in travertino, delle aiuole, degli arredi e dell’illuminazione. Al contempo, a occuparsi del restauro della fontana sarà la Sovrintendenza. La novità è che verrà rimosso l’asfalto dalle aree spartitraffico sulla parte finale del viale, all’imbocco di piazzale Clodio, che oggi vengono spesso usate come parcheggio. Al posto delle auto, quindi, ci saranno alberi e altra vegetazione ma resteranno gli stalli per i motorini. Un intervento che dovrebbe portare complessivamente a liberare 2.300 metri quadrati di superficie asfaltata. Per quanto riguarda gli alberi che si trovano nelle aiuole spartitraffico del viale e in piazza Mazzini (dove oggi ce ne sono 165) il progetto prevede la valutazione dello stato di ogni pianta per poi procedere alle potature. In seguito verranno piantumati 80 nuovi lecci e cipressi nonché 650 metri di siepi, in particolare alloro e pitosforo.

 

 

«A cento anni dal progetto di Raffaele De Vico - commenta l’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi - parte un intervento integrato su un sito di pregio storico-architettonico, un importante corridoio verde che collega il fiume con la riserva di Monte Mario». L’obiettivo, però, è restituire ai cittadini più verde fruibile possibile. Per questo l’assessorato all’Ambiente ha pronta una memoria di giunta con cui si avvia l’iter che dovrebbe portare all’acquisizione, dall’Agenzia del Demanio, di una parte del «pratone» di via Teulada quella non interessata dall’ampliamento della Città giudiziaria - con l’obiettivo di farne un parco pubblico. Nel frattempo, sempre a Prati, proseguono i cantieri avviati in vista del Giubileo con un importante aggiornamento: a ottobre inizierà la riqualificazione di Borgo Pio, con la sistemazione dei sampietrini. E ieri, dopo aver svolto un sopralluogo da via Ottaviano fino a piazza Risorgimento, dove ci sono diversi cantieri, il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, si sono fermati in via Cola di Rienzo spiegando che proprio qui partiranno lavori di manutenzione profonda. Ma niente paura: l’intervento è ancora in fase di progettazione. Da cronoprogramma infatti si svolgerà tra primavera 2025 e fine 2026 e non dovrebbe, quindi, interferire con i tanti lavori già attivi nella stessa zona, con annessi disagi.

 

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