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Fontana di Trevi, ticket a pagamento. Laganà: "Due euro per ogni rifiuto a terra"

Fabrizio Finamore
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Di accesso controllato contro il sovraffollamento turistico per mete turistiche simbolo della Capitale come la Fontana di Trevi se ne continua a parlare un po’ ovunque. Ma qual è il punto di vista degli artisti romani che con la loro comicità spesso hanno raccontato alla loro maniera Roma e la romanità senza dimenticare le sue problematiche? Dopo Maurizio Battista, abbiamo chiesto un personale parere sull’idea di introdurre un ticket per Fontana di Trevi anche a un altro grande comico romano doc: Rodolfo Laganà. «Ho abitato a Fontana di Trevi e più precisamente a via del Lavatore per quattro anni - ci ha raccontato l’amatissimo comico nato artisticamente negli anni Ottanta grazie al laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti -. Secondo me il problema non è l’overtourism ma l’overturismo cafone di tanti stranieri che si comportano da incivili gettando rifiuti di ogni genere intorno alla fontana. Due euro per 30 minuti? No, due euro per ogni schifezza che hai lasciato per terra! Allora sì che sarebbe una bella risorsa per il comune!».

 

 

Ma l’attore, che ha spesso parlato nei suoi "one man show" della sua amata Roma e che negli anni passati spopolò proprio con il suo "Raccordo Anulare World Tour", non si sottrae anche a qualche consiglio in tema di viabilità da dare ovviamente alla sua maniera. «Migliorerei assolutamente i cartelli - ci ha confessato - che indicano il percorso da fare per arrivare alla nostra sempre magnifica Fontana di Trevi. Ti può capitare infatti di leggere cartelli con la scritta: "Fontana di Trevi dritto", e dopo venti metri trovi Auditorium e dopo altri dieci metri circonvallazione Gianicolense!». E così da romano, ma soprattutto da ex abitante proprio di queste zone, aggiunge la sua esperienza di vita vissuta: «Mi capitava spesso uscendo di casa di incontrare gruppi di turisti disperati che mi chiedevano aiuto. Allora davo loro informazioni con il mio inglese dicendo: "you must go around the place and after first on the right!". Alla fine purtroppo li hanno dati tutti per dispersi!».

 

 

Non solo, però, personaggi famosi, volti noti del teatro e della televisione. Il Tempo ha lanciato un sondaggio tra i suoi lettori chiedendo anche a lora cosa ne pensano dell’idea lanciata dall’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, di fare pagare il ticket per Fontana di Trevi. Tra i lettori che hanno risposto all’appello, c’è Federico Parlati, residente a Roma, che pur non ritenendo giusto in linea di massima di far pagare per poter vedere la fontana, ritiene altresì che potrebbe essere giusto farlo per tenerla più pulita. La pulizia della città, insomma, sta a cuore tanto ai vip quanto ai comuni cittadini.

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