deroga sui divieti

Roma, sulla nuova Ztl Fascia Verde assist di Rocca a Gualtieri: sì alla deroga sui divieti

Martina Zanchi

La delibera sulla Ztl Fascia verde sembrava archiviata ma alla vigilia del Giubileo, con la Capitale soffocata dai cantieri e i mezzi pubblici ancora a regime ridotto (martedì due stazioni della metro A sono state chiuse per ore a causa del temporale) il Campidoglio ha ritirato fuori dal cassetto un provvedimento che i romani hanno già pesantemente bocciato. Si tratta del divieto di circolazione per i veicoli più vecchi all’interno del perimetro della Fascia verde, un’area di oltre 200 chilometri quadrati dentro il Grande raccordo anulare, che dovevano entrare in vigore già lo scorso anno ma che è stata rimandata più volte fino a che, a ottobre scorso, il sindaco Gualtieri ha preso la parola in Assemblea capitolina smantellando di fatto la delibera draconiana approvata dalla sua stessa giunta nel 2022. Quella che, oltre ai mezzi diesel Euro 3 e benzina Euro 2, già vietati da anni, estendeva lo stop anche alle vetture a gasolio Euro 4.

 

  

 

Qualcosa però bolle in pentola in Campidoglio e, forse grazie al «fuoco amico», nelle ultime ore è circolata una relazione molto dettagliata sui futuri divieti, inviata dal Comune alla Regione proprio in un momento in cui Palazzo Senatorio deve già placare il malcontento dei cittadini per il traffico, gli allagamenti causati anche dalla scarsa manutenzione di tombini e caditoie, e i cantieri che dureranno più del previsto. Come nel caso del Ponte dell’Industria, che (forse) riaprirà a febbraio invece che a settembre. Il documento è stato inviato il 10 luglio alla Pisana dai «settori Ambiente e Mobilità di Roma Capitale», precisa la Regione, e dimostra come in Comune la Ztl Fascia verde non sia stata affatto cancellata, anzi. La proposta avanzata dagli uffici è di estromettere per tutto l’anno "solo" auto e veicoli commerciali diesel fino a Euro 3 e benzina fino a Euro 2, nonché motoveicoli e ciclomotori diesel fino a Euro 2 e benzina fino a Euro 1. Questo tutti i giorni, 24 ore su 24, escluso il sabato. Invece per quanto riguarda i mezzi più recenti, diesel Euro 4 fino addirittura a Euro 6, e per le vetture benzina Euro 3, viene ribadito il divieto già vigente che scatta solo dopo più giorni consecutivi di superamento dei limiti di sostanze inquinanti nell’aria. Confermate poi le possibili esenzioni già annunciate: pacchetti d’ingresso annuali oppure chilometraggio autorizzato e monitorato tramite la «scatola nera» Move-in.

 

 

Ma per approvare questo schema, quindi per accendere i varchi della nuova Ztl iniziando a multare i trasgressori, al Comune serve il parere positivo della Regione. Inoltre la proposta comunale prevede l’attivazione dei divieti già a novembre 2024, per questo è stata inviata in piena estate. Immediata la levata di scudi dei partiti di opposizione, Fratelli d’Italia e Lega in testa, che promettono le barricate contro il provvedimento. Così ieri mattina, dopo una telefonata tra Gualtieri e il governatore Francesco Rocca, fonti del Campidoglio hanno precisato che in realtà il Comune ha chiesto una deroga per lo stop ai diesel Euro 4. Una categoria che nella Capitale raccoglie circa 133 mila automobili, secondo dati Aci 2023. «È in corso da tempo un’interlocuzione proficua con Arpa e Regione Lazio per confermare il quadro attuale - senza dunque attivare il previsto divieto di ingresso agli Euro 4 diesel - alla luce dei dati positivi circa la presenza, in flessione negli ultimi tempi, di biossido di azoto e Pm10». Il Comune «così come accaduto anche lo scorso anno, sta lavorando insieme alla Regione Lazio a una deroga ai divieti imposti dal Piano regionale della Qualità dell’aria» ed è «fiducioso sull’esito positivo di queste interlocuzioni». Resta però il nodo dei varchi, oggi ancora tutti spenti. Fonti dell’assessorato capitolino alla Mobilità - guidato da Eugenio Patanè - spiegano che per i mezzi fino a diesel Euro 3 e benzina Euro 2 (oltre 312 mila automobili) i varchi potrebbero essere accesi nella primavera del 2025, verosimilmente a marzo. Quindi in pieno Giubileo.