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Roma, il rilancio della Capitale: Standard & Poor's la promuove “affidabile grazie al governo”

Tommaso Manni
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L’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s promuove Roma e le assegna il rating a lungo termine «BBB» con outlook stabile. Ma di chi è il merito? Di Roberto Gualtieri? A voler essere generosi potremmo dire «anche» ma in realtà, come si legge nel report di Standard & Poor’s c’è lo zampino del governo. Altro che «amichettismo» verrebbe da dire, il governo ha finanziato Roma assicurandole un flusso di fondi costante e cospicuo senza guardare alla casacca indossata dal sindaco. «L’affidabilità creditizia di Roma - sottolineano gli analisti - è fortemente sostenuta dal governo centrale, sia dal punto di vista finanziario che operativo. Il rating della città è sostenuto anche dalla sua economia sana e diversificata». Il governo, ad esempio, «finanzierà interamente i lavori relativi alle linee metropolitane della città e gestirà le pendenze legali legate ai lavori passati». Non solo. «Nel 2022, ha conferito poteri esecutivi al sindaco di Roma per affrontare le annose questioni legate alla gestione dei rifiuti». I lavori di costruzione di «un inceneritore nella periferia di Roma sono previsti a partire dalla seconda metà del 2024. Se avrà successo, questo inceneritore ridurrà i costi di trattamento dei rifiuti della città».

 

 

Certo alcune criticità rimangono, anche perché si trascinano da decenni e la soluzione non può essere rappresentata solo dai finanziamenti del governo. Però, come ricorda l’agenzia di rating, la situazione sta pian piano migliorando. «La qualità dei servizi pubblici locali di Roma, ancora inferiore alla media - afferma l’agenzia di rating - ci porta a considerare la gestione finanziaria della città come una debolezza del credito. I trasporti e la gestione dei rifiuti sono le sfide principali. Riconosciamo, tuttavia, che la situazione finanziaria delle aziende municipali di Roma, in particolare l’azienda di trasporto pubblico Atac e la società di gestione dei rifiuti Ama, è migliorata, anche se in futuro potrebbero aver bisogno di maggiore sostegno finanziario. La nostra valutazione della gestione finanziaria tiene conto delle numerose criticità ancora esistenti, nonché della raccolta e dei pagamenti relativamente bassi della città rispetto alle spese maturate. Ci rendiamo conto che l’attuale amministrazione, in carica dall’ottobre 2021 e composta da manager esperti, sta affrontando questo problema semplificando i processi amministrativi per migliorare la raccolta e i pagamenti, nonché la trasparenza del processo di bilancio». L’outlook stabile, continua S&P, «riflette la nostra aspettativa che il sostegno del governo centrale italiano aiuterà Roma a gestire, e infine a ridurre, i rischi finanziari contingenti di lunga data. Prevediamo inoltre che il sostegno finanziario del Fondo di rotazione dell’UE e i sussidi legati al Giubileo del 2025 aiuteranno Roma a far fronte alle sue esigenze di investimento senza accumulare un debito aggiuntivo significativo».

 

 

Gualtieri ha commentato la notizia sottolineando come «Standard & Poor’s nella sua analisi pubblicata ieri sera, la notissima ed autorevole agenzia di rating internazionale ha assegnato a Roma un giudizio migliorativo che mancava da anni. Siamo molto soddisfatti di questo upgrade che premia l’impegno della nostra squadra, dell’assessora Silvia Scozzese, la Ragioneria Generale a tutta la Giunta, gli uffici comunali e le aziende partecipate. Abbiamo costruito in meno di tre anni una politica di bilancio solida e all’insegna della crescita». Per il primo cittadino della Capitale gli elementi che hanno portato l’agenzia di rating a sancire un giudizio positivo sono due: «La realizzazione di ingenti investimenti con risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo, e la migliore efficienza nella spesa».

 

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